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Gabriele Oriali oggi è il team manager della Nazionale ma l’11 luglio dell’82 era in campo al Santiago Bernabeu nella finale contro la Germania.
«Non posso dimenticare il momento preciso in cui l’arbitro Coelho ha fischiato la fine e siamo diventati campioni del mondo. A cosa ho pensato in quel momento? A mia moglie Delia, ai miei genitori, ai miei figli, che a casa in quel mese avevano sofferto e palpitato per me. Perché quando siamo partiti, nel bel mezzo delle polemiche, nessuno poteva immaginare che saremmo tornati a casa con la coppa. Alla vigilia del debutto con la Polonia, sul pullman che ci portava allo stadio, dissi a Marini, mio amico e compagno nell’Inter: “sono contento che giochi tu. A me basterebbe fare un minuto prima della fine del Mondiale”. E invece sono tornato a casa campione del mondo».
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