Intervenuto ai microfoni del Corriere Fiorentino, Corrado Orrico, ex tecnico, ha parlato così dell'ipotetica ripresa del campionato italiano, ma non solo.
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Orrico: “Si tornerà a giocare e vincerà la più forte. Spalletti? Un genialoide. A Roma…”
Le parole dell'ex tecnico
«Non c'è dubbio che questa emergenza lascerà un segno profondo in tutti noi, mondo del calcio compreso. Anche a fronte di una ripartenza, tante cose cambieranno e penso ad esempio alle esultanze dopo un gol, che probabilmente non verranno accompagnate da un abbraccio collettivo. Ma credo da sempre nei verdetti del campo e auspico che anche stavolta sia così, senza decisioni prese a tavolino. Si tornerà a giocare e la squadra più forte vincerà il campionato, come è giusto che sia. La più svantaggiata ritengo sarà la Lazio, che prima della sosta stava attraversando un momento di forma strepitoso: non so se riuscirà a ritrovare quella condizione».
Parliamo di allenatori toscani di vertice: Sarri, Allegri e Spalletti. Chi preferisce?
«Spalletti, perché è un genialoide. Arriva dalla terra di Machiavelli e credo si possa definire un suo nipotino per la capacità di proporre sempre soluzioni tattiche diverse, di sapersi adattare alle situazioni e crearne di nuove capaci di sorprendere gli avversari. È un allenatore che ha fatto risultati importanti in piazze importanti. I romani non sono mai contenti e lo criticavano per le su interviste polemiche fuori dal campo. Ma lui è un toscano verace, è fatto così».
Al di là dell'emergenza coronavirus, come sta secondo lei oggi il calcio italiano?
«Vedo segnali di speranza. L'avvento di Mancini in Nazionale ha aperto un fronte ed è la garanzia che i giovani troveranno spazio, come del resto si è visto sin dall'inizio del suo mandato. Mi pare che anche alcune squadre di club stiano cercando di portare avanti lo stesso percorso: oggi è più facile veder giocare in Serie A un ragazzo di 18 anni. E questa è una cosa positiva».
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