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Orrico: “Si tornerà a giocare e vincerà la più forte. Spalletti? Un genialoide. A Roma…”

Marco Astori

Le parole dell'ex tecnico

Intervenuto ai microfoni del Corriere Fiorentino, Corrado Orrico, ex tecnico, ha parlato così dell'ipotetica ripresa del campionato italiano, ma non solo.

«Non c'è dubbio che questa emergenza lascerà un segno profondo in tutti noi, mondo del calcio compreso. Anche a fronte di una ripartenza, tante cose cambieranno e penso ad esempio alle esultanze dopo un gol, che probabilmente non verranno accompagnate da un abbraccio collettivo. Ma credo da sempre nei verdetti del campo e auspico che anche stavolta sia così, senza decisioni prese a tavolino. Si tornerà a giocare e la squadra più forte vincerà il campionato, come è giusto che sia. La più svantaggiata ritengo sarà la Lazio, che prima della sosta stava attraversando un momento di forma strepitoso: non so se riuscirà a ritrovare quella condizione».

Parliamo di allenatori toscani di vertice: Sarri, Allegri e Spalletti. Chi preferisce?

«Spalletti, perché è un genialoide. Arriva dalla terra di Machiavelli e credo si possa definire un suo nipotino per la capacità di proporre sempre soluzioni tattiche diverse, di sapersi adattare alle situazioni e crearne di nuove capaci di sorprendere gli avversari. È un allenatore che ha fatto risultati importanti in piazze importanti. I romani non sono mai contenti e lo criticavano per le su interviste polemiche fuori dal campo. Ma lui è un toscano verace, è fatto così».

Al di là dell'emergenza coronavirus, come sta secondo lei oggi il calcio italiano?

«Vedo segnali di speranza. L'avvento di Mancini in Nazionale ha aperto un fronte ed è la garanzia che i giovani troveranno spazio, come del resto si è visto sin dall'inizio del suo mandato. Mi pare che anche alcune squadre di club stiano cercando di portare avanti lo stesso percorso: oggi è più facile veder giocare in Serie A un ragazzo di 18 anni. E questa è una cosa positiva».