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Osimhen: “Scudetto e Champions? Vogliamo tutto. Ci siamo quasi, ma guai a distrarci”

Andrea Della Sala

L'attaccante del Napoli, Intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato del sogno scudetto e della grande stagione disputata finora

L'attaccante del Napoli Osimhen, Intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato del sogno scudetto e della grande stagione disputata finora

«Siamo a marzo e c’è ancora tempo davanti. Ma, sì, voglio tutto, vogliamo tutto. Stiamo dando la nostra vita per raggiungere questo successo. Lo meritiamo, stiamo sacrificando ogni cosa per raggiungerlo. Ci siamo quasi, ma guai a distrarci proprio adesso. La nostra mentalità è sempre la stessa, in Italia e in Europa: imporci e vincere».

Il vostro segreto? Tutto sommato siete una squadra giovane e rivoluzionata l’estate scorsa.

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«Ci curiamo l’uno dell’altro, in ogni momento. Ciascuno dà la carica all’altro, e se qualcuno è in difficoltà siamo pronti a dargli una mano. C’è solidarietà, difficile spiegarla a chi non la vive. La convinzione di ognuno serve per la collettività. E quando ci credi ti senti forte, quando sei forte vinci. Poi c’è il mister che rappresenta il cervello della squadra. Sa una cosa a cui penso? Se un giorno dovessi fare l’allenatore mi piacerebbe essere come lui».

Lei si sente forte?

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«Certo la testa è dura! Se non l’avessi avuta così e non fossi stato convinto avrei smesso. Qualcuno in passato diceva che non avrei mai fatto fortuna nel calcio. E, invece, eccomi qui a dimostrare con i fatti che si può. Se si vuole si può. Nessuno ha mai scelto per me, anche a Napoli sono venuto perché io ho deciso così».

Qual è stato il momento in cui vi siete detti: lo scudetto è possibile?

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«Prima ancora che cominciassimo a vincere. E c’è una foto conservata che testimonia il momento. Era estate e dopo un allenamento abbastanza duro parlavo con Anguissa. Gli dissi: Frank, sai che la nostra squadra è forte e possiamo provare a vincerlo veramente lo scudetto? Lui era scettico e io lo convincevo. Si avvicina Spalletti e ci chiede di cosa parliamo. Glielo dico, lui mi guarda e dice: se i tuoi compagni si convincono, come lo sei tu, sì che possiamo provarci. È nata così la nostra bellissima storia, fatta di partite, di allenamenti, di uomini che non si risparmiano. Fatta di leader».

L’avversario più forte in Italia?

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«Rispettiamo tutti, ma ci siamo convinti di essere i più forti. E se succede... vedrete».