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L'osservatore Alessandro Soli, ex consulente di mercato del Mjällby AIFnella massima serie svedese, ai microfoni di Footballscout24.it, presenta Joel Asoro, il nuovo astro nascente del calcio scandinavo seguito dall'Inter:
Esordio in Under 21 pur essendo classe '99. Asoro è un predestinato?
"Predestinato o no, è un giocatore che ruba l'occhio a molti osservatori. Quando militiva al Brommapojkarna ho avuto modo di visionarlo diverse volte, durante la mia esperienza da dirigente in Svezia. Era prevedibile un suo trasferimento all'estero in tenera età, considerando le qualità atletiche e tecniche, bravo il Sunderland ad anticipare tutti i concorrenti e puntarci seriamente. Ci sono diversi giovani di qualità in Svezia. Il motivo è semplice, le società puntano sulla crescita e sviluppo tecnico dei giocatori, non sono particolarmente focalizzati sui risultati del settore giovanile bensì alla creazione di valore, rappresentato dalla vendita di un prospetto all'estero. Nel calcio giovanile italiano, purtroppo si pensa troppo al risultato, non favorendo il corretto sviluppo dei giovani. La prova del metodo svedese è poi rappresentata dagli ottimi risultati delle nazionali under, non dimentichiamoci che la nazionale Under 21 svedese è campione d'Europa"
Appartiene già al Sunderland, è fuori portata per i club di serie A?
"Considerando che è un classe 1999 ancora non è fuori portata. Andrebbe preso ora con convinzione, anche se reputo molto difficile strapparlo ad una società di Premier League che ha dimostrato già di puntare fortemente sul ragazzo, considerandolo che lo ha fatto esordire in campionato e coppa. Durante il suo esordio a Malmo con la Nazionale svedese under 21, la tribuna era colma di osservatori da ogni angolo d'europa, principalmente di top club. Non penso sia un segreto che erano presenti sia l'Inter che il Milan. Magari non solo a visionare lui, ma anche altri giovani promettenti"
Dal punto di vista tecnico-tattico quali sono i suoi punti di forza?
"Rapidità e velocità, abilità di dribbling nell' 1 vs 1, movimenti in profondità e capacità coordinative. E' un giocatore che presenta ottime qualità tecniche ed atletiche. Buon piede destro, riesce ad usare anche il mancino sia in conduzione che in conclusione. Parlando di un classe 99, presenta caratteristiche per giocare in un top club nell'arco di 3 anni. Può migliorare nel gioco aereo, ma è un ragazzo che lavora sodo e punta a migliorarsi, sperando che non venga ostacolato dal clamore e dalla pressione relativa alle voci di un possibile trasferimento. E' all'inizio della carriera, deve lavorare con tranquillità, cercando di effettuare una crescita a livello tecnico e tattico giorno dopo giorno. A me impressiona principalmente per le qualità di lettura dell'azione, riesce a muoversi sempre negli spazi, sia se impiegato da prima punta che da ala, trovando sempre lo spazio per andare alla conclusione o cercare l'ultimo passaggio. Inoltre, si dimostra sempre freddo davanti alla porta, grazie ad un'abilità nel calciare la palla in modo rapido e preciso"
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