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Padovan: “Inter, non finirò mai di lodare Inzaghi. Il vero capolavoro è stato…”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Il punto di vista del giornalista a proposito dei nerazzurri che comandano in campionato e in Champions League

Giancarlo Padovan, direttore di Calciomercato.com, ha riflettuto sull'Inter nel focus di giornata. In particolare, ha voluto sottolineare i meriti dell'allenatore nerazzurro. Queste le sue considerazioni: "Non mi stancherò mai di lodare il lavoro di Simone Inzaghi. Primo in serie A con l’Inter e primo nel girone di Champions dove, praticamente, i nerazzurri sono già qualificati. La maggioranza dei commentatori (quorum ego) ha detto e ribadito che l’Inter è la squadra più forte in Italia perché ha l’organico migliore.

Tutto vero, però basta tornare indietro di qualche mese, ovvero in estate, per scoprire che avevano destato perplessità non uno, ma addirittura due acquisti: Arnautovic, da tempo infortunato, che era andato a prendere il posto di Lukaku e Sanchez, un cavallo di ritorno che non sembrava molto superiore a Correa.

Non ha chiesto altri uomini a Marotta e Ausilio, non si è lamentato di quelli arrivati, ma ha lavorato sugli schemi offensivi, come un bravo artigiano impegnato nell’allestire il suo prodotto. Così Thuram non solo è diventato, da punta esterna, il miglior compagno di Lautaro, ma anche quello che lega centrocampo e attacco. Così in tredici partite tra campionato e coppa ha messo insieme cinque gol e sette assist. Di più: perso Skriniar in difesa, è arrivato Pavard. Ma il vero capolavoro di Inzaghi è stata la conferma di Acerbi, voluto espressamente due anni fa, e in grado di fermare, a 35 anni, Osimhen, Giroud, Lukaku e Haaland. In tempi diversi, ma tutti con lo stesso esito: nessun gol subito".



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