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Paganin: “CL: Inter, il girone più difficile. Spalletti maturo, come giocatore cerchi…”

Il commento dell'ex nerazzurro negli studi di Inter TV a proposito dei girone sorteggiato in CL

Sabine Bertagna

Massimo Paganin, ex giocatore dell'Inter, ha sintetizzato gli obiettivi che deve avere l'Inter per affrontare le gare di Champions League: "Non credo che Spalletti cambierà modulo in Champions, credo che il mister debba trovare il più velocemente possibile la squadra migliore da mettere in campo. Prima servono i risultati, poi arriverà l'autostima. Cosa che non è arrivata nelle prime due giornate. Credo che Spalletti stia lavorando su aspetti mentali. Tutto l'ambiente intorno si deve preparare, non solo la squadra. Si deve guardare il calendario, ma comunque prendere poi partita per partita. Fondamentale avere una rosa con più giocatori capaci di coprire più ruoli per variare dal punto di vista tattico. L'Inter ha dato profondità alla rosa con giocatori che arrivano da società importanti, in grado di alzare il livello della competitività. Servono tempo e pazienza, il lavoro da fare è un lavoro lungo. Negli ultimi anni dopo l'acquisizione della nuova proprietà è partita la nuova strutturazione della società e della squadra. Le difficoltà sono fatte per essere superate". 

Paganin ha poi commentato il sorteggio che ha definito le avversarie dell'Inter: "Il girone più difficile. Va preso nel giusto modo, è un confronto ed è un percorso di crescita.Il Barca mi sembra inarrivabile, però ci sono dei punti che devono essere risolti e credo che l'Inter lo possa fare esclusivamente scendendo in campo. Il Barcellona? Si va anche per vedere a che punto è il percorso di crescita dell'Inter. La partita va giocata. Il Tottenham ha una dimensione europea. L'Inter ha giocatori che hanno dei valori assoluti: Brozovic, Perisic e Vrsaljko sono arrivati in finale ai Mondiali. Porteranno la loro esperienza all'Inter. I giocatori dell'Inter sono in grado di competere con quelli di tutte le altre squadre. Bisogna preparare partita dopo partita. Dipende dal risultato della partita precedente, ma in CL quando giochi anche con il Milan se poi giochi con il Barcellona ti ricarichi subito. Come giocatore cerchi di metterti in discussione e di capire come mai gli altri vincono. Non vedi l'ora di giocare le partite difficili. Lo scorso anno la Roma era inserita nel girone in cui sembrava dovesse fare la vittima sacrificale e invece si è classificata prima. Al di là di tutto è importante ad approcciare le partite e vedere cosa eventualmente va sistemato. Nessuno parte battuto. Quando parti e sai di essere una squadra per competere con la squadra più forte c'è un carico di pressione notevole. Aver fatto 1 punto in due partite non aiuta. Deve crescere molto in fretta la consapevolezza che ti porta ad avere sicurezza e autostima. Devi sapere che ogni partita è una partita importante e determinante. Il percorso di crescita va fatto quotidianamente, ogni giorno va aggiunto qualcosa. Ogni partita ti serve per migliorare e per assumere consapevolezza. Vincere aiuta a vincere perché sei contento ma non soddisfatto. L'Inter ha la possibilità di passare il turno, dovrà giocarsela partita dopo partita. Spalletti? Per un allenatore è importante continuare a giocare a questi livelli. Ormai è maturo per questa competizione e potrà dimostrarlo in campo. Icardi è capitano e sta facendo un suo percorso personale. Rinunce e sacrifici rappresentano un percorso obbligato per raggiungere un livello alto."

(Inter TV)