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In quell'anno l'Inter arrivò in semifinale di Coppa Italia, terza in campionato e in finale di Coppa Uefa (persa ai rigori con lo Schalke04). Ne ha un buon ricordo Massimo Paganin. L'ex nerazzurro, chiamato a ricordare i tempi di Roy Hodgson (prossimo avversario dell'Italia di Prandelli a Euro2012) sulla panchina interista dice: "Io gli ho fatto da traduttore, l'inglese lo avevo imparato grazie a Berkhamp e Ince e mi ricordo che dopo una sconfitta con l'Anderlecht fui fischiato a San Siro in una partita con Verona e lui mi aiutò a stare tranquillo dicendomi che era più importante la stima di chi mi conosceva bene. Non era facile essere il traduttore, perché rischiavo di sembrare il cocco del mister, ma avevamo un bel gruppo che ha capito. E quante volte ridevamo per il suo italiano. Parole come incapace diventavano incapabile, in uno spogliatoio di ragazzi giovani immaginate quanta ilarità poteva suscitare. La mattina arrivava e salutava uno a uno. Adesso ha modo di fare bene con l'Inghilterra, io però spero passi l'Italia".
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