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Prima di pensare al futuro, chiudiamo il discorso relativo al passato. Alla vigilia di Spagna-Italia ci eravamo illusi troppo?
"Abbiamo giocato contro la nazionale più forte di tutte per quel che riguarda il palleggio e i nostri sono stati quasi tutti sotto tono. In mezzo al campo Rodri e Fabian ci hanno dato una lezione di ritmo e precisione nei passaggi, mentre gli esterni ci hanno sempre saltati, soprattutto Williams. Il divario è stato netto. Forse troppo perché l'Italia non era la vera Italia".
Diceva che ci ha salvato Donnarumma. Da ex portiere qual è stata la parata più bella?
"Quella su Morata. È andato giù con una velocità spaventosa per uno della sua stazza".
Gigio è uno dei migliori portieri al mondo?
"Restringiamo ulteriormente il campo: direi uno dei primi tre portieri al mondo".
Eppure in Italia e in Francia Donnarumma è molto criticato?
"Io ho sempre detto che è fortissimo. Il problema è che la gente sembra aspettare il suo primo mezzo errore per attaccarlo e sinceramente non capisco il perché. Se lo facessero solo i francesi, lo capirei, ma si comportano così anche alcuni italiani... È reduce da un grande campionato, si sta confermando un grande portiere ed è un leader. Cosa pretendiamo di più?".
Giusto che indossi anche la fascia da capitano?
"Giustissimo. Proprio questa responsabilità lo ha fatto crescere ulteriormente. Adesso deve stare tranquillo e continuare così: gioca da diverse stagioni ad alto livello e forse ci dimentichiamo che ha venticinque anni, ma uno come lui nasce... ogni due-tre decenni".
Anche la Croazia come la Spagna ha giocatori tecnicamente forti.
"Sì, ma il ritmo è totalmente diverso e diverso sarà anche l'incontro. Perché la posta in gioco sarà altissima: una delle due rischia di andare a casa subito e un po' le due formazioni saranno condizionate".
Come finirà?
"Io ho fiducia in questa nazionale e penso che arriveremo secondi nel girone, poi vedremo ma fino ai quarti possiamo andare avanti. Poi... chissà".
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