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Pagliuca: “Handanovic, me lo terrei stretto. Onana? Dovrà essere bravo Inzaghi”

Andrea Della Sala

L'ex portiere dell'Inter Gianluca Pagliuca ha parlato della gara di Bergamo contro l'Atalanta, ma anche della prestazione di Handanovic e dell'arrivo di Onana: 

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex portiere dell'Inter Gianluca Pagliuca ha parlato della gara di Bergamo contro l'Atalanta, ma anche della prestazione di Handanovic e dell'arrivo di Onana:

L’Inter esce rafforzata dal pareggio di Bergamo?

"È stata una bellissima partita, poteva vincere chiunque. Ho visto un’Inter fortissima e un’Atalanta all’altezza. Fare risultato a Bergamo non è semplice per nessuno e ho visto comunque i nerazzurri giocare a viso aperto. Per l’Inter restano comunque due punti persi, perché in attesa del recupero col Bologna rischia di subire il sorpasso del Milan, ma il gioco dell’Inter resta quello di una grande squadra. A Bergamo si è avuta la conferma di quanto stiamo vedendo da inizio stagione".

Vede qualche punto debole in quest’Inter?

"Nessun punto debole in particolare e non vedo nemmeno cali rispetto a dicembre. Forse ci sarebbe bisogno di un vice Dzeko, perché è quello il profilo che manca di più come ricambi. Però è giusto per trovare il pelo nell’uovo, perché la squadra di Inzaghi sembra quasi perfetta".

L’Inter è la più forte?

"Sono convinto di sì, anche dopo il pareggio con l’Atalanta. L’Inter resta la favorita ed è la più forte. Ma dovrà fare attenzione al Milan, perché è senza coppe e potrà concentrarsi sul campionato. Ho in mente l’anno scorso l’Inter dopo la Champions: si mise a lavorare a testa bassa sullo scudetto e non ce ne fu più per nessuno".

Handanovic super a Bergamo. Fa bene l’Inter a voltare pagina con Onana?

"Io lo terrei assolutamente, ha dimostrato di essere un grandissimo. Se prima parava da 10, ora è da 9, ma resta sempre tra i migliori. Magari non è più continuo come prima, ma è fortissimo. Questa stagione ha già tolto parecchie castagne dal fuoco. L’ho visto reattivo e sono contento per lui perché tante volte ha ricevuto critiche assolutamente immeritate. Handanovic è al top in Europa da 15 anni ed è ancora fondamentale anche nell’equilibrio di spogliatoio".

Dopo aver lasciato l’Inter, visse diverse stagioni da protagonista a Bologna giocando in A fino a 40 anni. Potrebbe fare lo stesso Handanovic?

"Assolutamente sì. Io smisi a 40 anni, quindi lui a 37 ne ha ancora. Non dico che è un ragazzino, ma potrebbe tranquillamente continuare e giocare ad alti livelli per qualche anno, non c’è dubbio. Fossi nell’Inter, me lo terrei stretto. Ma è giusto che la società pianifichi il futuro".

Se fosse in Handanovic, resterebbe per giocarsi il posto o andrebbe altrove per avere il posto garantito?

"Fossi in lui non avrei il minimo dubbio, ma credo anche di non sbagliarmi sulle sue intenzioni. E’ da così tanto all’Inter che credo sposerà ancora la causa nerazzurra, lui è un vero interista e dubito si immagini con altre maglie. È sempre possibile un passaggio di testimone intelligente, per esempio accettando di giocare magari solo in coppa. Io credo che alla fine resterà".

Le piace Onana? Crede possa essere degno della lunga tradizioni di grandi portieri che ha l’Inter?

"L’ho visto giocare nell’Ajax ed è un buon portiere, ma deve ancora far vedere cosa sa fare ad alti livelli. L’Inter ha fatto bene a prenderlo perché e un portiere di qualità ed era a parametro zero. Onana ci sta perché è giovane, ma non è un Donnarumma o un Buffon, almeno non ancora. È presto per dire dove potrà arrivare e cosa potrà dare all’Inter. Le premesse ci sono tutte, ma dovrà sudarsi il posto".

Lei arrivò all’Inter con la responsabilità di sostituire un totem come Zenga, un po’ quello che accadrà a Onana con Handanovic. Crede che il camerunese reggerà alla pressione?

"Per me fu più facile perché Zenga era andato via. Per Onana sarà più complicato perché, se Handanovic resterà, vivrà la concorrenza diretta. Dovrà essere molto bravo Inzaghi a gestirli. Di sicuro non dovrà fare come Pochettino con Donnarumma e Navas, che vengono gestiti e fatti ruotare in modo casuale. Non so chi potrà soffrire di più la possibile concorrenza, di sicuro Handanovic non ha nulla da dimostrare".