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PAGLIUCA: “Sparai cifrona all’Inter. WEST mi faceva incazzare perché…”

Sabine Bertagna

Gianluca Pagliuca di cose da raccontare ne ha molte. In un’intervista dal sapore amarcord l’ex-portiere nerazzurro sfoglia il suo personale album di ricordi ed estrae quelli più significativi. Come fotografie impolverate dal sapore...

Gianluca Pagliuca di cose da raccontare ne ha molte. In un'intervista dal sapore amarcord l'ex-portiere nerazzurro sfoglia il suo personale album di ricordi ed estrae quelli più significativi. Come fotografie impolverate dal sapore immutato. Bologna, Genova, Milano. Campionati indimenticabili, partite che ancora, a distanza di anni, ti riportano l'amaro in bocca.

La parata decisiva della stagione '88-'89 con la Samp - Senza dubbio il rigore parato a Matthaus, nello scontro diretto di San Siro, che mi costò la rottura della catenina, tanto fu forte la botta che mi tirò.

Il passaggio all'Inter e quella cifra... - Il mio procuratore, l'avvocato Rispoli, mi disse che l'Inter mi voleva. Sparammo alto e, difatti, alla fine del primo incontro non se ne fece niente. Ricordo lo sconcerto di Ernesto Pellegrini, l'allora presidente nerazzurro. Io chiedevo due miliardi all'anno, loro ne offrivano uno e cento. A ogni modo, dopo i Mondiali, trovammo l'accordo per una cifra vicina alla richiesta.

Taribo West - Mi prendeva in giro perché diceva che ero più vecchio di lui, ora si dice che fosse nato nel 1962... E' stato il mio compagno di camera e mi ha fatto incazzare perché non mi faceva dormire. Sempre a far casino e a telefonare a tutte le ore. Non era cattivo, ma rispetto zero.