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A guidare il gigante argentino arrivato dall’Independiente Rivadavia sarà ovviamente Inzaghi, mentre a spiegargli i segreti del muro scudettato saranno i mattoni che quel muro lo compongono. Acerbi, Pavard, De Vrij, Darmian e Carlos Augusto faranno parte del nutrito gruppo di fedelissimi che durante questa sosta lavorerà alla Pinetina. Al fianco di Palacios ci sarà anche Bisseck, che non è un senatore ma può indicargli la strada. L’Inter un anno fa lo aveva pescato in Danimarca, nell’Aarhus, pagandolo 7 milioni e oggi si gode un gioiello dal valore in continua crescita. La scommessa oggi si chiama Palacios, che con Bisseck condivide la spesa del club (l’argentino è costato 6,5 milioni più bonus) e la carta di identità (Tomas è arrivato in Italia a 21 anni, Yann a 22): adesso tocca a lui", riporta La Gazzetta dello Sport.
"Quanto a dribbling tentati dai difensori centrali, nel 2024 Palacios non ha avuto rivali. Allo stesso tempo, il ragazzo della Pampa si è fatto notare per i duelli difensivi vinti: la sua è stata la percentuale più alta del campionato argentino. Di più, Tomi si presenterà alla Pinetina già abituato ai meccanismi della difesa a tre, perché l’assetto nerazzurro è lo stesso utilizzato dall’Independiente Rivadavia e Palacios, nel club di Mendoza, giocava proprio sul centrosinistra.
L’inserimento richiederà un corso accelerato di Inter e la sosta potrà aiutare Tomas, che avrà a disposizione due settimane per ambientarsi e soprattutto assimilare presto le consegne tattiche di Inzaghi. L’altro assist lo serviranno i compagni di reparto. Quando la trattativa tra Inter e Rivadavia è entrata nel vivo, Acerbi e compagni sembravano aver perso la solidità dello scudetto; nel giro di due partite il muro davanti a Sommer è tornato imperforabile. Non c’è contesto migliore per iniziare col piede giusto", aggiunge il quotidiano.
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