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Arrivato all'Inter allo scadere dell'ultimo mercato estivo, Tomas Palacios non è ancora riuscito a fare il suo debutto con la maglia nerazzurra. Il difensore argentino sta lavorando duramente ad Appiano Gentile per ambientarsi il prima possibile con la nuova realtà italiana e per apprendere i dettami di gioco di Simone Inzaghi, consapevole di aver bisogno di tempo prima di poter diventare un'alternativa credibile. Il progetto della dirigenza è stato chiaro: investire su un giovane (classe 2003) di qualità e con potenziale, sulla scia di quanto fatto con Bisseck. Insomma, come ricorda La Gazzetta dello Sport Palacios rimane un giocatore sul quale il club di viale della Liberazione vuole puntare.
"L'operazione con cui l'Inter ha portato a Milano Palacios ricorda non poco l'acquisto di Bisseck: giovane di ottime speranze scovato in un campionato meno seguito rispetto ai top, concorrenza anticipata ed esborso comunque non da poco. Il centrale tedesco era stato pescato dall'Aarhus, squadra di prima categoria danese, e pagato 7 milioni di euro. Non pochi per uno sconosciuto. L'investimento, però, con il tempo (e nemmeno troppo) si è rivelato vincente: smaltito il periodo di ambientamento, Bisseck oggi rappresenta un'alternativa più che valida ai titolari di Simone Inzaghi. La speranza è che così possa andare anche per Palacios, il cui acquisto potrebbe diventare persino più oneroso rispetto a quello del tedesco: 6,5 milioni di parte fissa, altri 4,5 eventuali di bonus per un totale di 11 milioni. Una trattativa complicata e a tratti estenuante, arrivata persino sul punto di saltare: coinvolte c'erano Inter, Talleres e Independiente Rivadavia. Alla fine, tutto è andato secondo i piani e Palacios ha raggiunto Milano per diventare una colonna dell'Inter del futuro".
"In Primera Division argentina, nonostante sia nato nel 2003, Tomas ha già collezionato 22 presenze dimostrando di poter diventare l'alter ego perfetto di Bastoni (e Bisseck): fisico imponente, mancino, abile nel gioco aereo, potente e... tecnico. Molto, e per un motivo ben preciso: col calcio inizia bambino, ad appena 3 anni, ma lo fa da attaccante o in alternativa da trequartista. [...] L'anno scorso, in Primera Division, Palacios è sceso in campo in 15 occasioni. Ma c'è un dato negativo: 7 cartellini gialli, praticamente uno ogni due partite. Aspetto, questa aggressività esagerata, su cui Simone Inzaghi starà senz'altro lavorando. E magari, una volta affinata, potrà davvero arrivare l'esordio di Palacios con l'Inter".
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