Da un 3-2 all'altro. Un Palermo ancora alla ricerca di se stesso si avvicina alla supersfida di domenica contro l'Inter nel peggior modo possibile: domenica scorsa, la sconfitta a Brescia in campionato, stasera quella subita a Praga in Europa League, contro uno Sparta più esperto e convinto, ma anche più in palla (e questo era ampiamente previsto) rispetto agli avversari. I ragazzi guidati da Delio Rossi erano caduti in piedi allo stadio Rigamonti contro le rondinelle bresciane e lo stesso hanno fatto nella città di Franz Kafka. Una magra consolazione, visto che la vittoria ancora si fa attendere. E domenica al Barbera arriva l'Inter 'tricampeon' che non è certo la migliore avversaria da affrontare in un momento delicato come quello attuale. A Praga, l'allenatore di Rimini rispolvera il vecchio 4-3-1-2, con Maccarone ed Hernandez davanti a Pastore. Rossi rimescola le carte, anche per far tirare il fiato a qualche titolare (come Cassani), finora sempre presente (Nazionale azzurra compresa). I padroni di casa schierano Podany a sostegno dell'unica punta Bony e partono con il piede sull'acceleratore, nel tentativo di creare qualche scompenso nello scacchiere tattico dei siciliani. Lo Sparta passa poco dopo il quarto d'ora ed il Palermo intuisce che, ancora una volta, dovrà soffrire. In coppa era già accaduto a Maribor, in terra slovena, dove però i rosanero avevano conquistato la qualificazione per la fase a gironi. La reazione c'è, con Maccarone, che svirgola, e con Hernandez. Il pareggio arriva prima della fine del primo tempo e lo firma proprio Big-Mac che, però, non basterà al Palermo per evitare il secondo tracollo nel giro di soli 5 giorni. Hernandez potrebbe portare in vantaggio i suoi dopo soli 5' della ripresa, ma la sua conclusione fra vibrare l'esterno della rete. Il Palermo tiene bene il campo e niente fa presagire all'imminente doppio tracollo che manda in paradiso i cechi ed all'inferno i siciliani, stasera in maglia bianca. Prima, però, Pastore, ripetendo lo sfortunato gesto di Brescia (ma in quel caso si era sul 2-1 per i padroni di casa), colpisce in pieno la traversa. In sei minuti lo Sparta Praga chiude i conti, oscurando l'esordio del gioiellino brasiliano Joao Pedro, classe '92, proveniente dall'Atletico Mineiro, ed il gol (inutile) di Abel Hernandez. Il finale è ad alta tensione, con Kasami (sostituto dell'infortunato Migliaccio) che, di testa, sfiora il clamoroso 3-3, dopo un angolo di Fabio Liverani. Da domani si pensa all'Inter.
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Palermo da un 3-2 all’altro in attesa dell’Inter
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