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Pallavicini: “Torino migliore con il 4-3-3. Con l’Inter serve cattiveria, su Belotti…”

Francesco Parrone

Le parole dell'ex granata sulla sfida di domenica tra Inter e Torino

L'ex Torino, Giuseppe Pallavicini, ai microfoni di TorinoGranata.it ha commentato la sfida di domenica tra l'Inter e la squadra guidata da Sinisa Mihajlovic"I nerazzurri a centrocampo muscolarmente e fisicamente sono ben attrezzati. Non dico che giocando con il 4-3-3 si sia più difensivi perché si può attaccare lo stesso e si può andare a offendere con quattro giocatori con gli inserimenti di un centrocampista, ma la copertura dei sue esterni d’attacco in fase difensiva è maggiore diventando un 4-5-1. La mentalità che sta dando Mihajlovic è quella giusta, però, con le grandi squadre non si può giocare con due soli centrocampisti e quattro attaccanti, mentre con tre centrocampisti si dà un po’ più di copertura".

Belotti, dopo quasi un mese fuori per infortunio non è stato ovviamente quello solito, ma come l’ha visto in campo?

"L’ho visto pronto, anche se sotto l’aspetto fisico non è ancora a posto, ma è nomarle dopo ventotto giorni fuori per infortunio. Ma già domenica contro l’Inter sarà un giocatore ancora più fresco, voglioso e determinato. Nel Torino ci vuole un attaccante come Belotti perché con lui in campo le azioni, le geometrie, il modo di giocare, i tempi della manovra, la voglia, la determinazione e la “cattiveria” di tutta la squadra è diversa rispetto a quando lui non c’è. E’ un giocatore importante per il Torino e per la Nazionale, mi auguro che non si faccia più male perché senza di lui la squadra non è all’altezza. La società avrebbe dovuto tutelarsi in caso di assenza di Belotti e non prendere Sadiq che è troppo giovane per farne le veci e non è stato redditizio".

Anche Niang non ha ancora fatto vedere molto, l’ha delusa?

"Sì, ma Niang é un giocatore da aspettare, anche se pensavamo tutti che potesse dare molto di più. Non ha ancora dato, ma è costato caro e che cosa dobbiamo fare? L’allenatore l’ha voluto a tutti i costi e crede in lui, anche se per me il giocatore non ha reso per le qualità che ha. Niang è un ottimo giocatore, ma finora nel Torino non ha fatto bene. Speriamo che a medio termine ci faccia vedere quello che sa fare. Sicuramente gli farà bene stare un po’ in panchina, anche perché appena è arrivato ha giocato tutte le gare ed è stato fuori solo in quella con il Cagliari ed è probabile che non giocherà anche con l’Inter. Ogni tanto per cambiare e dare a un giocatore la determinazione, la voglia e la grinta ci vuole fargli fare un po’ di panchina perché Niang non ha ancora capito che cos’è il Toro. Con il Cagliari non é stata fatta una buona partita, ma i tifosi hanno apprezzato la “cattiveria”, la voglia, la determinazione, il sacrificio per voler fare qualche cosa da parte dei giocatori in campo. Infatti, alla fine della partita ci sono stati applausi, ma non sono arrivati solo per la vittoria, ma anche per l’impegno messo da tutta la squadra".

Che cosa s’aspetta dal Torino contro l’Inter?

"Mi aspetto solamente che rigiochi con la “cattiveria” e la determinazione vista con il Cagliari e che si veda anche un po’ di gioco, perché finora si è visto poco. Mi aspetto la “cattiveria” giusta e la fame per fare risultato, anche se sarà una partita difficile, però, nel calcio non si sa mai. Non é perché l’Inter è più forte che noi del Toro abbiamo perso già perso la partita, dobbiamo andare in campo e giocare come si deve e non come a Firenze o in altre partite".