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Palmeri: “Dybala, la Juve ora ha paura di Marotta. E Paulo con l’Inter…”

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Così il giornalista sulla Joya: "Adesso la Juve ha veramente paura della mossa: prima si sentiva di poter condurre il gioco, adesso l’alzata di mento di Dybala preoccupa"

Marco Astori

Nel corso del suo editoriale per TMW, Tancredi Palmeri, giornalista, ha parlato così del futuro di Paulo Dybala, che, a detta sua, è sempre più un obiettivo concreto per l'Inter: "La situazione è fondamentalmente quella, la Marottata consistente in una notifica di interesse per Dybala e per di più alle condizioni della Joya, senza necessariamente formulare una offerta concreta; è per tenersi aperte tutte le vie favorevoli all’Inter, che si tratti davvero dell’arrivo di Dybala, o semplicemente l’azione di discreto disturbo che porti la Juve a prendere una scelta esosa e precipitosa precludendosi l’acquisto di Vlahovic.

Non è dato sapere se il fine ultimo di Marotta sia davvero fare atterrare Dybala su Appiano, fondamentalmente dirottando su di lui i salari di Alexis Sanchez e Vidal, o semplicemente appunto mettere pressione alla Juventus perché scelga di fretta come fece con Kulusevski.

Ma adesso la Juve ha veramente paura della mossa: prima si sentiva di poter condurre il gioco, con tanto di frecciate assortite di Arrivabene; adesso l’alzata di mento di Dybala preoccupa, perché immaginate la reazione del popolo juventino se dopo aver perso Marotta e Conte in favore degli arcinemici, adesso dovesse perdere anche il proprio capitan futuro, e a zero!

La Juventus ha già cambiato la sua comunicazione interna con Dybala: e l’incontro che doveva essere ‘in futuro’ è diventato ‘a febbraio’. Anche Dybala però comincia a temere per il proprio futuro: perché in verità non dice no all’Inter, ma non vorrebbe lasciare la Juve, e uno strappo così traumatico non pensava proprio potesse diventare così concreto. La Marottata ha portato i due interlocutori di fronte alla realtà, che nessuno dei due però dichiara all’altro: né la Juve né Dybala hanno altre carte in mano, e a questo punto cominciano ad avere paura di rimanere senza alternative solo con scartine da buttare al tavolo da gioco", conclude.

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