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Palmeri: “Ecco perché l’Inter venderà Icardi alla Juventus. Marotta tra due fuochi”

Daniele Vitiello

Così il collega a proposito del futuro dell'argentino

Da dove nasce la volontà dell'Inter di cedere Mauro Icardi alla Juventus? Tale ipotesi, riportata da Tancredi Palmeri nell'editoriale per TMW (qui le sue parole), è spiegata poi dallo stesso nel dettaglio: "Di fronte alle rimostranze dell’attaccante all’accettare qualsiasi proposta proveniente dall’estero (il Chelsea finora quello che ha fatto passi recenti più concreti), l’Inter, o almeno alcune parti rilevanti della società, ha incredibilmente accettato internamente di vendere Icardi alla Juventus, pur di effettuare una plusvalenza consistente - pur se non così consistente come sarebbe stata fino a tre settimane fa. Una decisione che come ovvio sarebbe estremamente difficile da far digerire ai tifosi interisti. Ed è in questa ottica che si inquadra la strategia di muro contro muro che la società ha deciso di adottare, rovesciando su Icardi il muro di mattoni della sottrazione della fascia di capitano, e lasciando sepolta là sotto la decisione di venderlo al maggior/peggior nemico (nemico finora?). La società è memore di cosa successe l’ultima volta in una situazione simile, quando lo scambio Guarin con Vucinic in cui l’Inter ci avrebbe grossolanamente rimesso sportivamente e economicamente, finì per saltare per la sommossa popolare sui social dei tifosi. Una retromarcia di immagine che lasciò pesanti strascichi societari, visto che di lì a poco fruttò il benservito a Fassone (mentre invece Ausilio si salvò, anzi guadagnando in importanza).Proprio perché memore di quella esperienza, la strategia di uscita nei confronti di Icardi è già iniziata: una fascia da capitano tolta a ciel sereno, un caso mediatico creato proprio nel momento più delicato della stagione, trasformatosi adesso in una inaspettata situazione di impasse a causa della risposta d’orgoglio di Icardi. L’ex capitano ha chiesto una spiegazione precisa per la decisione, e la risposta è stata: “Lo abbiamo fatto per toglierti pressione”. Una versione sibillina che non fa che complicare le cose, e che nel frattempo ha fatto imbestialire l’intero popolo nerazzurro nei confronti di Icardi, a cui i tifosi chiedono semplicemente di scendere in campo e basta. Icardi si ritiene offeso e umiliato da una decisione ritenuta totalmente arbitraria, ma intanto l’intera opinione pubblica dei tifosi dice: “Ma vendetelo!”. Insomma, se si era già deciso di venderlo, e per di più alla Juventus, la situazione adesso è propizia: chi potrebbe accusare l’Inter di aver fatto una scelta indiscriminata come successe con Guarin?…".

In tutta questa ricostruzione, la posizione più delicata sembra essere quella del nuovo amministratore delegato Beppe Marotta: "In mezzo a questo caso rimane Marotta: non è lui che ha trascinato la situazione fino a questo punto. Ma è stato lui a essere costretto a metterci la faccia nel momento della decisione, preso tra i due fuochi della fronda di alcuni nello spogliatoio, e della volontà improvvisa di rigidità di una parte della società. E dunque, con questa volontà cristallizzata dell’Inter di venderlo alla Juventus, che Marotta si trova a gestire, non rischia Marotta stesso di pregiudicare il suo futuro nerazzurro? C’è un adagio a Barcellona: che Messi possa contare su un eterno rinnovo del contratto, perché nessun presidente vuole essere ricordato come il presidente che vendette Messi. Ovvio, all’Inter il caso non è simile, ma quello che ci interessa è un altro aspetto: anche se Marotta si troverà a gestire una situazione cucinata da altri, la scelta finale porterà comunque la sua faccia. E considerando che tutti gli interisti aspettano Marotta al varco della sua dimostrazione di non juventinità, è sicuro Marotta di poter costruire un lungo futuro all’Inter se passerà alle cronache come quello che vendette Icardi alla Juventus (magari facendogli alzare pure la Champions con la maglia bianconera)?".