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Nel consueto appuntamento con l'editoriale su Tuttomercatoweb, il giornalista Tancredi Palmeri ha parlato del futuro di Andrea Belotti:
"Checché ne abbia detto Juric in conferenza stampa, azzerando qualsiasi scenario di mercato a gennaio, il Gallo Belotti continua a essere la situazione più praticabile. Il Milan vorrebbe giocarsi la carta Pobega, nel senso concedendo un altro anno di prestito secco con tanto di opzione di riscatto, ma riservandosi il controriscatto; Cairo non ci sente in quel senso, vuole almeno il diritto di riscatto definitivo, o in alternativa tentare un colpo alla De Laurentiis, che incassò 12 milioni per Milik dal Marsiglia, nonostante gli ultimi 6 mesi di contratto. Probabilmente per Belotti basterebbero 8 milioni, e la partita è tutta da giocare.
E l’Inter, scenderà in campo? Solo se riuscirà a piazzare Alexis Sanchez, anche pagandogli l’80% dello stipendio rimanente. Con il denaro risparmiato sulle imposte finanzierebbe lo stipendio a Belotti, ma c’è un problema più grosso. Ogni operazione dell’Inter ha bisogno dell’ok dalla Cina, un semaforo verde che ogni volta ha tempi burocratici infiniti, come dimostra il mancato annuncio del rinnovo di Lautaro, su cui c’è accordo su tutto ma su cui bisogna solo apporre i sigilli formali. In una situazione di concorrenza così serrata su tempi brevi, l’Inter rischia di scontare le lungaggini della catena decisionale, nonostante lo straordinario lavoro di Marotta".
Tra i temi trattati anche il futuro di Conte, sempre più vicino all'approdo in Premier League:
"Può finalmente mettersi alla spalle l’Inter, Antonio Conte, perché il Manchester United è già pronto. Sia lunedì che martedì ci sono stati contatti tra il board e l’entourage di Andonio: ha ribadito Conte di essere pronto a partite e cominciare, capendo che una situazione come il Manchester United merita l’eccezione dalla regola di non prendersi carico di una squadra a stagione in corso. L’interesse e la disponibilità di Conte sono stati corrisposti da quello dello United, che ha dichiarato di essere propenso a sceglierlo per la nuova guida tecnica. Il tentennamento della società risiede nel fatto che lo United non si aspettava minimamente uno scenario simile fino alla pausa di ottobre, cosicché tergiversa nel prendere una decisione su una situazione impensabili solo due settimane fa e precipitata nelle ultime partite.
Incredibilmente, Paratici può portare Conte in Premier. Ma non al Tottenham, come aveva provato a fare invano quest’estate. Bensì proprio sulla panchina dell’Old Trafford: in 7 giorni lo United va in casa degli Spurs, poi a Bergamo, e infine ha il derby con il City prima della pausa di novembre. Il board ha deciso di non bruciare eventualmente immediatamente Conte con questo mini ciclo terribile. Ma la situazione può cambiare in 24 ore, come lo 0-5 contro il Liverpool ha dimostrato. E Paratici potrebbe cominciare, virtualmente, a fare il check-in per Conte".
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