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Palmeri: “Spalletti campione di incoerenza. Non è che non ha perdonato all’Inter…”

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"Spalletti stesso ha vissuto sulla sua pelle cosa vuol dire camminare accanto a situazione potenzialmente criminali"
Redazione1908

Il caso ultras ha acceso la polemica. Luciano Spalletti, con le sue dichiarazioni, ha lanciato una frecciata neanche troppo velata a Simone Inzaghi, reo di aver parlato con la Curva Nord dei biglietti per la finale di Champions League.

Tancredi Palmeri, nel suo editoriale per Sportitalia, ha commentato così l'uscita del ct azzurro:

"Evidentemente stonato, è stato l’attacco velato di Spalletti a Inzaghi. Ora, c’è la possibilità che non fosse un attacco e Spalletti sia stato veramente frainteso come afferma, ma questo a patto di credere a uno Spalletti naif, tantopiù su una questione simile. Personalmente, a uno Spalletti naif fatico a credere. Non so se ci sia ruggine pregressa tra i due, strano mi parrebbe, mentre è verità condivisa tra gli addetti ai lavori che Spalletti non abbia mai perdonato l’Inter e in particolare Marotta per il trattamento ricevuto alla luce dell’insediamento da amministratore delegato. Che sia connesso a quello non so, ma certo l’attacco rimane strano.


Si può obiettare: “E se non fosse un attacco, ma semplicemente lo Spalletti pensiero, esprimendo una critica all’Inter in merito?”. Assolutamente. Ma in tal caso, sarebbe campione di incoerenza.

I rapporti tra Luciano Spalletti e la società Inter sono particolarmente tesi dopo l'esonero e il mancato accordo sulla buonuscita

Non tanto perché per spirito corporativo non dovrebbe attaccare un collega. Ci mancherebbe, personalmente odio lo spirito corporativo.

Ma perché Spalletti stesso ha vissuto sulla sua pelle cosa vuol dire camminare accanto a situazione potenzialmente criminali, e come in certi frangenti si debba abbozzare facendo buon viso a cattivo gioco senza per questo necessariamente compromettersi. Vedi ad esempio a Napoli, con il surreale ridanciano incontro al centro d’allenamento tra Spalletti e gli ultras con passamontagna (assurdo…), dopo il famigerato furto della Panda. O ancora gli appelli di Spalletti alla curva stessa che portarono poi alla foto di De Laurentiis con i capi ultras, auspicata anche dalle istituzioni per evitare incidenti durante i festeggiamenti.

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Ovvero, situazioni in cui bisogna abbozzare e fare buon viso a cattivo gioco. Per questo l’uscita da sepolcro imbiancato di Spalletti è campionessa di incoerenza".

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