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Pandev: “Genoa? Mi sentivo un peso. In estate mi ritiro: ho sbagliato a…”

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Le parole dell'ex Inter: "Non avevo paura di retrocedere ma al Genoa mi hanno fatto capire che non avevano più bisogno di me"

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni de il Secolo XIX, Goran Pandev, ex centravanti di Inter e Genoa oggi al Parma, ha parlato così del suo addio a gennaio al Grifone: «Se penso al Genoa? Mi fa male, ovvio che fa male... i primi 4 giorni dopo l'addio non ho dormito. Non avevo paura di retrocedere ma al Genoa mi hanno fatto capire che non avevano più bisogno di me. E così ho compreso che ho fatto la scelta giusta, per sentirmi ancora vivo. Qui a Parma, siamo indietro, ma speriamo nei playoff. Il Genoa? Ci credo ancora, se vinciamo a Venezia ci possiamo salvare».

Nessuno si aspettava che lasciasse il Genoa...

«Neanche io. Ma sentivo che non c'era bisogno di me e avevo due scelte: smettere o andare a divertirmi altrove per qualche mese. Già dall'inizio si capiva che non era come negli anni scorsi in cui facevamo fatica ma ne venivamo fuori. Quando ho firmato ho detto ai compagni che sarebbe stata dura, non sbagliavo. Col cambio di società si è creata confusione. In pratica c'erano due società. Noi giocatori abbiamo fatto malissimo ma hanno dato tutta la colpa a noi vecchi. Dicevano che abbiamo piantato casini, che non volevamo questo allenatore ma non è vero, non ci siamo mai permessi di dire quale tecnico volevamo. Mi spiace che nessuno della società abbia detto nulla su questo. Le responsabilità devono prendersele tutti, calciatori e dirigenti».

Qual è stata la molla definitiva per l'addio?

«Quando sono andato in sede e ho visto gente felice che andassi via. Ero dispiaciuto ma ho capito che era finita. Quando ho detto della chiamata del Parma a Zarbano, Spors e agli altri dirigenti, nessuno mi ha detto "rimani, aiuta i ragazzi". Mi hanno detto, "se hai deciso di andare, vai". Si vedeva che erano contenti e ho voluto togliere il disturbo».

Si sentiva di peso?

«Negli ultimi tre mesi sì. E questo vale anche per altri dei vecchi. Sul mercato non sono arrivati calciatori esperti, nomi importanti, hanno puntato sui giovani, la linea è questa e ci sta: questi ragazzi sono il futuro, possono diventare fenomeni ma nel calcio è tutto da vedere».

In estate si ritira?

«Sì, stavolta sì. Forse ho sbagliato a continuare dopo l'Europeo ma volevo chiudere davanti ai tifosi del Genoa, al nostro pubblico, ci tenevo. Ora l'importante è che il Genoa si salvi, poi sarei felice di venire allo stadio a salutare la gente».

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