Goran Pandev ha da poco compiuto 35 anni e inizierà una nuova stagione con la maglia del Genoa. Intervistato dal sito ufficiale della società rossoblù, l'attaccante macedone ha parlato del suo passato e anche di Inter: “Mi piacerebbe restare a vivere a Genova, quando chiuderò la carriera. Mi piacerebbe farlo nel Genoa, quando arriverà il giorno. Questo è il quarto anno: il primo fu difficile. Venivo da un stagione complicata al Galatasaray, da problemi fisici. Con il lavoro sono riuscito a dimostrare, avevo il cruccio di ringraziare il presidente e tifosi così speciali, di essere ancora il Goran che tutti ricordavano. Io lo spero. La vita è strana. Dopo essere stato fuori rosa in una squadra, aver provato amarezza, la stagione dopo rientrai all’Inter e vinsi il triplete. L’Italia è la mia seconda patria. Macedoni e italiani, in fondo, sono simili nel modo di pensare. Per questo mi sono integrato bene, dopo essermi messo in mostra al Torneo di Viareggio. Ancora meglio quando arrivò mia moglie, ormai siamo insieme da sedici anni”.
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Pandev: “La vita è strana: dopo essere stato fuori rosa, con l’Inter arrivò il Triplete”
Il macedone ha ricordato il suo passaggio dalla Lazio all'Inter
Pandev ha parlato del ritiro da poco conclusosi a Brunico con il Genoa: “Con gli anni impari a dare un valore diverso alle cose. A Brunico divido la camera con Spolli. Settant’anni in due: andiamo a dormire presto, non siamo più giovincelli… Parliamo, caffè, giornali, internet. La routine di una mezza giornata libera scorre così. Poi c’è il campo. I sacrifici che si fanno. Lo spirito di gruppo. Le cene coi compagni e investire sulla qualità dei rapporti. Serve eccome in previsione di un’annata che sarà lunga e impegnativa. Ci teniamo a fare bene. Ieri è stato per me un giorno importante. Quello del compleanno. Il 7 settembre lo sarà per il Genoa, e sarà un giorno di festa. I 125 anni del club più antico in Italia. Io, i miei bambini, mia moglie. Siamo tutti entusiasti di poter vivere un evento così. Vincere qualcosa con il Grifone, anche se non è facile, avrebbe un sapore speciale. Per me e per tutti”.
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