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Foto: Kronen Zeitung
Intervistato dal Corriere della Sera, Goran Pandev, ex calciatore di Lazio, Inter e Genoa, ha raccontato alcuni aneddoti con sfumature nerazzurre alla vigilia di Italia-Macedonia. Ecco le sue parole:
A Palermo contro gli azzurri non ci sarà: questo aumenta la sua sofferenza?
«Sì è la partita che non avrei mai voluto, soprattutto in semifinale. La Macedonia per me è tutto, ma l’Italia mi ha dato tutto, è il Paese dove sono nati i miei figli. Giocare con i campioni d’Europa in trasferta per noi non è certo l’ideale: l’Italia, come il Portogallo con la Turchia, è favorita. Ma è anche vero che la pressione è tutta su di loro».
José Mourinho, con cui fece il Triplete all’Inter, l’ha chiamata a fine Europeo. Cosa le ha detto?
«Mi ha fatto i complimenti, era orgoglioso di me e felice che avessi realizzato il sogno di giocare un Europeo. E che avessi finito nel miglior modo la mia carriera in Nazionale».
Campione d’Europa in carica, ma con il Mondiale a rischio: quale è il vero livello del calcio italiano?
«Ci sono tanti giovani bravi e vincere un Europeo in casa dell’Inghilterra non è per nulla facile. Ma rispetto a vent’anni fa quando sono arrivato nel vostro campionato si è abbassato il livello tecnico».
Lei faceva il raccattapalle di Ronaldo all’Inter. Lo considera il «vero» Ronaldo?
«Da vicino, anche in allenamento, era impressionante. Per me è stato il giocatore più forte degli ultimi 30 anni. Ma su Cristiano cosa dobbiamo dire? È quello che ha segnato più di tutti».
(Fonte: Corriere della Sera)
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