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Nel segreto dello spogliatoio, Antonio Cassano dev’essere simpatico come un gatto impigliato nelle parti basse. Ecco perché l’Inter intende sopportarlo per altri cinque mesi e basta, dopo averlo lasciato al Parma una stagione e mezza fa su precisa indicazione di Walter Mazzarri. Il talento di Bari Vecchia non resterà di più in nerazzurro. Non è e non può essere un progetto per il futuro come lo sono Icardi, Kovacic o Shaqiri. Ma una buona opportunità a basso costo, sì. Fantantonio è ormai al tramonto di una carriera che poteva essere ben più scintillante, ma in una squadra orfana di Osvaldo e affamata di piedi buoni può ancora dire la sua.
Basta poco per migliorare questa Inter. E Cassano fa salire il livello. Piace anche ai tifosi bauscia: se non contribuirà a richiamare il grande pubblico al Meazza, di sicuro non lo terrà lontano come accadeva con Mazzarri. Cassano è rotondetto, è più lento di un tram, forse non ha i 90 minuti nelle gambe. Ma come alternativa alle punte di Roberto Mancini ci sta alla grande. È capace di mandarti in porta con un paio di tocchi. E poi, diciamolo. S’è lasciato malissimo col Milan e spesso gli ha pure segnato. Ha punzecchiato la Juve dei «soldatini». Ha sfottuto un ex rossonero come Donadoni. Fa conferenze stampa politicamente scorrette e zeppe di gaffe: diverte, non è banale. Perché Cassano è pazzo come la pazza Inter. Per cinque mesi, va bene. Non di più.
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