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Panorama: “Jovetic-Behrami, tutto è possibile, grazie alla carta…”

Molti le considerano imprese difficili, al limite del fantacalcio, ma per quanto riguarda le operazioni che potrebbero portare all’Inter Behrami e – soprattutto – Jovetic, ci sarebbe in gioco una carta in più, ancora non troppo...

Dario Di Noi

Molti le considerano imprese difficili, al limite del fantacalcio, ma per quanto riguarda le operazioni che potrebbero portare all’Inter Behrami e - soprattutto - Jovetic, ci sarebbe in gioco una carta in più, ancora non troppo considerata, capace di favorire il tutto.

Questa “carta” corrisponde al nome di Fali Ramadani, personaggio di riferimento del mercato balcanico e procuratore di diversi calciatori importanti, tra i quali gli stessi Behrami e Jovetic. Come racconta il sito di Panorama, i dirigenti nerazzurri hanno intrecciato importanti rapporti con questo agente: tra lui, Thohir e Ausilio il feeling è stato immediato e risale ad oltre un mese fa, quando le due parti hanno discusso per la prima volta della situazione di Valon Behrami. Lo svizzero, di origini kosovare, non rientra più nei piani di Rafa Benitez e il Napoli, perciò, è disposto a cederlo. I problemi nascono dalle richieste troppo esose del club azzurro (10 mln di euro), che potranno essere limate solo grazie all’intervento di Ramadani. Tanto lavoro ai fianchi che possa portare l’Inter a strappare il giocatore a prezzi più accessibili: questo l’obiettivo.

Nel frattempo Ramadani e i dirigenti interisti hanno parlato anche di Jovetic. Il montenegrino piace sia alla società che a Walter Mazzarri (fin dai tempi del Napoli). Il City valuta la situazione e lo ritiene insieme ad Alvaro Negredo sacrificabile. Al tempo stesso, tuttavia, non intendono operare una minusvalenza su un calciatore pagato trenta milioni solo un anno fa. Per questo a Ramadani è stato chiesto di sondare il terreno per un prestito oneroso (due-tre mln di euro) con diritto di riscatto da esercitare, eventualmente, fra dodici mesi. “Due operazioni diverse, slegate ma, allo stesso tempo, collegate da uno stesso filo logico e dal medesimo regista: Fali Ramadani”, scrive Panorama.