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Un prezzo di saldo. Ecco secondo Panorama come si può definire al meglio l'operazione economica di Osvaldo all'Inter. "Prestito gratuito e diritto di riscatto a fine stagione fissato a quota 7 milioni di euro. Poco meno della metà di quanto soltanto un anno fa il club inglese versò alla Roma per convincerla a cedere l'attaccante che allora era in odore di Mondiale agli ordini di Cesare Prandelli." Walter Mazzarri segue Osvaldo da almeno tre anni. Lo voleva a Napoli ed ora è felice di averlo all'Inter. Anche se è spesso soggetto ad alti e bassi. Osvaldo lascia il segno. Nel bene e nel male.
Panorama mette l'accento sulla sua tendenza al mordi e fuggi. Due anni al massimo e poi addio. Osvaldo morde e fugge. Dopo un po', sente l'esigenza di cambiare aria per sposare una nuova causa. L'ha fatto nelle giovanili in Argentina, passando dal Lanus al Banfield e dal Banfield all'Huracan nel giro di dodici mesi. L'ha fatto anche nel corso della sua lunga, lunghissima avventura italiana. Atalanta, Lecce, Fiorentina, e Bologna: dal gennaio 2006 al gennaio 2010, quattro squadre in quattro anni. Quindi, il salto all'Espanol fino all'agosto 2011. Nelle due stagioni successive gioca nella Roma giallorossa, dove dimostra a suon di gol (saranno complessivamente 28 in 57 presenze) di avere i numeri del grande giocatore. Cambiano le destinazioni, non cambia l'epilogo. Osvaldo se ne va sbattendo la porta e avanti il prossimo. Che oggi si chiama Inter, un'occasione ghiottissima per spezzare il filo della tradizione e raggiungere il traguardo tanto atteso. Se non ora, quando?
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