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Panucci: “Il Milan non aveva le forze per tornare in CL. Più italiani? Penso…”

Simona Castellano

Christian Panucci, intervistato in occasione del Primo Memorial Vujadin Boskov di Foot Golf, andato in scena questo pomeriggio al Golf Club di Rapallo, ha parlato delle squadre di Serie A.

Christian Panucci, intervistato in occasione del Primo Memorial Vujadin Boskov di Foot Golf, andato in scena questo pomeriggio al Golf Club di Rapallo, ha parlato delle squadre di Serie A.

Queste le sue parole: "Pjanic? Quando lasci Roma i tifosi sono sempre arrabbiati, perché è una piazza che ti dà tanto e soprattutto se vai alla Juve, ma ogni giocatore fa i propri interessi. Pjanic è un giocatore di qualità, è una perdita importante per la Roma, ma sono sicuro che il club saprà trovare un'alternativa valida. Il rinnovo di Totti? Giusto, se lo è meritato anche se ha quarant'anni, quando è entrato ha fatto la differenza ed è stato decisivo. Il Milan? Ora si può dire poco, non si sa cosa accadrà. Credo che Berlusconi farà il massimo per lasciarla in buone mani. Brocchi dove partire dal basso? Se lo chiedi a Guardiola ti risponde di no, basta fare le squadre. Gli allenatori non vincono senza le squadre, il Milan era una formazione che non poteva arrivare tra le prime tre e non c'è arrivata. Pensare che il Milan potesse arrivare tra le prime tre in campionato era sbagliato, perché non ne aveva le forze. L'esperienza sicuramente è importante, ma la squadra non era da Champions. Un Milan più di italiani? Io sono dell'idea che in ogni rosa debbano esserci sei italiani e cinque stranieri, troppi giocatori da fuori non vanno bene in una squadra, ci vuole un tetto per far crescere i giovani. L'Europeo? Gli azzurri arrivano sempre in fondo, sicuramente farà bene. Conte saprà dare la medicina giusta, prima di buttarla fuori gli avversari dovranno sudare".

(Fonte: gianlucadimarzio.com)