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Panucci: “Inter, hai una chance: ecco come puoi battere il Real Madrid. E senza Ramos…”

Getty Images

Il doppio ex di giornata presenta la sfida di questa sera

Fabio Alampi

L'Inter di Antonio Conte affronta questa sera a San Siro il Real Madrid, quarta gara del girone B di Champions League. Christian Panucci, doppio ex di giornata, presenta la sfida ai microfoni di Repubblica, partendo dal ricordo della gara di 22 anni fa: "Avevo male a un piede, Hiddink mi fece riposare. Arrivammo a San Siro già qualificati. Ricordo un gran freddo e una grande Inter".

Lei fu il primo italiano a giocare nel Real.

"E finora l'unico ad averci vinto la Champions. È una delle maglie più importanti al mondo, forse la più importante in assoluto. Ringrazio Fabio Capello che mi volle con sé".

Cosa deve fare l'Inter per vincere questa sera?

"Una partita intensa, vera, come le sa fare, come la fece 22 anni fa. E deve puntare sulle giocate dei suoi uomini migliori, Vidal, Barella, soprattutto Lukaku e Lautaro. Il Real può sempre vincere ma ha assenze importanti in

tutti i reparti. Penso a Valverde, a centrocampo, a Benzema in attacco e soprattutto a Sergio Ramos".

Senza il capitano il Real ha perso 7 delle ultime 8 gare di Champions. Quanto mancherà in campo?

"Tantissimo, è l'anima della squadra. Senza di lui il gruppo perde carisma e personalità, si svuota. Peraltro Ramos con Varane forma una coppia molto rodata. Nacho è forte, ma non è la stessa cosa. L'Inter ha una chance e la deve sfruttare. All'andata è stata bene in campo, per buona parte della partita, ma non basta. Per battere il

Real servono prestazioni eccezionali, era così anche ai miei tempi".

Si pentì di avere lasciato il Real per l'Inter?

"Mi sono pentito di avere lasciato il Madrid, questo è sicuro, ma non di avere scelto l'Inter. Avevo vinto tutto con Milan e Real, era una bella sfida".

Chi la volle in nerazzurro?

"Mi chiamò Lippi, poi il rapporto fra noi si guastò. Nel 2006 ero al mio massimo, ma non mi convocò per il Mondiale. Acqua passata, non ho rimpianti nella mia carriera. Sono partito dal basso, ho lasciato casa a 15 anni. Non andavo più a scuola, vivevo in convitto e al pomeriggio facevo il benzinaio a Pegli, 50 mila lire alla settimana".

Chi vincerà il campionato?

"Lo può solo perdere la Juve. Poi vedo Inter, Milan, Roma. Sette squadre per quattro posti, può succedere di tutto".

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