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Paolillo: “Lo vorrei a vita all’Inter ma Marotta sarebbe l’ideale per la FIGC”
Ernesto Paolillo, ex dirigente dell'Inter, ha parlato ai microfoni di Sportitalia del flop dell'Italia agli Europei:
“Non si tratta di rosa, si tratta come si mettono in campo e come si fanno giocare i calciatori. Poi certo, anche la rosa è sbagliata… Penso al nepotismo che Spalletti ha utilizzato nei confronti di Di Lorenzo, una follia. In quella fascia c’era un giocatore cresciuto nella mia Inter come Bellanova che poteva essere utile. Messi in campo nel modo giusto, certi giocatori si sarebbero trovati ad occhi chiusi. Un esempio? Bastoni messo centrale e poi anche sul centro-destra era in difficoltà nel ritrovare gli automatismi visti con Dimarco all’Inter”.
Tanti problemi
“Si poteva assolutamente fare di più. Certo non era una squadra che potesse ambire ad arrivare alla finale o a vincerla, visto il livello delle varie Spagna e Germania. Però nemmeno tale da essere eliminata così. Per quanto la Svizzera potesse essere compatta, noi non abbiamo combattuto. E’ stata una resa, i giocatori sembrava non capissero quello che dovevano fare. E’ demoralizzante perché lo stato di confusione è una conseguenza di come ci siamo allenati, di quello che è stato detto di fare ai giocatori e quant’altro. Questi giocatori vanno in confusione quando devono fare delle cose che non capiscono”.
Responsabilità al CT?
“Sì, assolutamente sì. Però vede, i mali dell’Italia vengono dall’alto. Da tante problematiche delle quali sono convintissimo. È da tempo che dico che questa Federazione così come è diretta e così come sta gestendo i vari eventi del calcio in Italia, non va bene perché è inadeguata. Non sa dare degli indirizzi e quei pochi che dà, li sbaglia”.
Su Fagioli
“Non ho niente contro di lui, ma è inammissibile che giocatori che hanno avuto dei comportamenti sanzionati, non sanzionabili soltanto, ma proprio sanzionati, poi vengano perdonati come se niente fosse. Non c’è disciplina, ordine e regole. Io da interista vorrei tenere Marotta a vita all’Inter, ma ad esempio una persona con la sua mentalità come presidente della Federazione sarebbe l’ideale per il calcio italiano. Marotta nel pool di esperti? Gravina lo fa per difendere sé stesso. Io credo poco a questa cosa. Non credo al fatto che chi non abbia voluto dialogare fino ad ora, improvvisamente sia capace di farlo, quando sente che la situazione comincia a traballare”.
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