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"Nel momento in cui stava morendo e non se ne voleva andare, io l'ho abbracciato forte e gli ho detto Paolo, adesso vai, hai sofferto troppo. Staccati, lascia questo corpo e vai. Io crescerò le bambine e porterò avanti i nostri progetti. Tu hai fatto anche troppo e quindi si è addormentato in quel momento". Lo ha ricordato Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi parlando con i giornalisti davanti all'obitorio dell'ospedale Le Scotte di Siena.
"Non e' facile riassumere in poche parole tutto quello che e' stato Paolo - ha aggiunto la moglie di Paolo Rossi - Una persona unica, piena di ottimismo anche nei momenti piu' difficili, una persona grande ma allo stesso tempo semplice. Una persona che mi ha insegnato tanti valori belli e li ha insegnati alle nostre figlie. Io dico che dopo Paolo Rossi si sopravvive. Quindi cercherò di fare questo".
"Lui era una persona che sapeva parlare allo stesso modo con i capi di Stato ma anche con le persone che incontravamo al supermercato. Questo era Paolo e questa la sua grandezza - ha anche detto - Preferisco pensare che sia un arrivederci. Fare a meno di lui è veramente tanto. Ma dovrò farlo, gliel'ho promesso'.
"Riporteremo Paolo in Toscana - ha concluso Federica Cappelletti -. Faremo la cerimonia e una camera ardente a Vicenza che era la sua citta' adottiva. Poi lo faro' cremare in accordo con il figlio perche' me lo voglio tenere sempre vicino".
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