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Paolo Rossi: “Nazionale? Questa è una generazione di giovani straordinaria: tra 6 mesi…”

Le parole di Paolo Rossi sui giovani della nostra nazionale

Sabine Bertagna

Paolo Rossi è convinto che i giovani della nostra nazionale faranno benissimo. Lo ha confidato in un'intervista ai microfoni del Giorno: «Sta crescendo a vista d’occhio una generazione di giovani straordinaria, che si sposa benissimo con l’esperienza di alcuni elementi ancora molto validi. Tra un anno o due sono convinto che avremo una nazionale fortissima, da top mondiale». Cosa manca? «Un giocatore come Pirlo o Totti. Un leader, un uomo che nei momenti di difficoltà ti risolve la partita con un’intuizione e che fa da catalizzatore per il gruppo». Cosa invece abbonda? «I giovani di grandi prospettive, veramente tanti: il calcio è fatto di generazioni, questa è ottima e anche andando indietro nel tempo non mi ricordo così tanti giovani talenti nati assieme»

Belotti, Immobile & Verratti-«Belotti cresce ogni giorno, non ogni settimana: fisicamente non sembra un centravanti di potenza, eppure ha una forza straordinaria. E’ una via di mezzo tra Vieri e Vialli, ha un po’ della potenza dell’uno e un po’ della tecnica dell’altra. Immobile lo abbiamo ritrovato. Si era un po’ perso, ma è tornato

ai livelli che prometteva qualche anno fa. Utile e decisivo assieme. Verratti contro l’Albania l’ho visto benissimo:

ha un giusto mix di esperienza e freschezza atletica, si è mosso da padrone della squadra e del centrocampo. Ha una personalità che gli consentirà di diventare sempre più importante».

Il problema dei giovani - «Non credo: sono convinto piuttosto che sia un caso, semplicemente. Anzi, in Italia si continua a ritardare il debutto dei giovani: all’estero non è così. Diventano titolari prima e di conseguenza in

Nazionale arrivano prima». A settembre c’è la Spagna: «Questa nostra Nazionale può vincere qualunque partita. Ha un blocco storico che è ancora validissimo: dico Buffon, la difesa della Juve e De Rossi che è ancora un

ottimo punto di riferimento. Più questi giovani che tra sei mesi saranno ulteriormente cresciuti. Sono molto fiducioso».

(Il Giorno)

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