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E' stata una domenica particolare per Andrea Pinamonti. Contro l'Empoli, infatti, il ragazzo della Primavera ha esordito in serie A. Al Meazza a vederlo c’erano il padre Massimo e la mamma Monica. Hanno affrontato i 280 chilometri che separano Tassullo, un paesino vicino a Cles, da Milano senza immaginare quello che sarebbe successo. E così, quando lo hanno visto entrare in campo per gli ultimi 10', i suoi primi in Serie A, quasi non hanno trattenuto l’emozione. Entrambi sono interisti fin dalla nascita e sono cresciuti in due famiglie tutte composte da interisti: "Trentacinque anni fa - ha raccontato Massimo - andavo in curva a San Siro a tifare per l’Inter. Potete immaginare cosa ho provato a distanza di tanto tempo vedendo in campo, con la maglia nerazzurra, mio figlio?. Il suo sogno si è realizzato? Da bambino, quando andava all’asilo, era convinto che di professione avrebbe fatto il calciatore dell’Inter. Tornando a casa domenica ci ho ripensato e sorridevo". L’Inter lo seguiva fin da quando aveva 12 anni e giocava nel Chievo. Lo ha potuto portare a Milano solo 2 stagioni dopo, quando anche il Milan premeva per averlo. Determinante è stato il legame tra la famiglia del ragazzo e il direttore del vivaio nerazzurro, Roberto Samaden. Da bambino Pinamonti era molto portato per il tennis e gli avevano consigliato di continuare la sua carriera. Lui invece ha scelto il calcio e... l’Inter.
(Corriere dello Sport)
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