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Dietro la grande fuga dal Real Madrid c'è anche il nuovo regime fiscale spagnolo (con l'abrogazione della legge Beckham), che sta spingendo giocatori importanti e dagli ingaggi ancora più pesanti come Cristiano Ronaldo, Mateo Kovacic e Luka Modric (sempre che riesca a liberarsi...) a lasciare la capitale spagnola per Paesi come l'Italia che per ora prevedono un regime più vantaggioso. Ma dietro a tutto questo potrebbe esserci anche il silenzioso placet dello stesso Florentino Perez. Il perché lo spiega il Corriere della Sera:
"Soldi, tasse, l’età che avanza, la sensazione di non essere più indispensabili, ma anche, anzi soprattutto, la sempre più esplicita strategia aziendale di Florentino Perez. Che di fronte a questa diaspora s’indigna forse più per convenienza. Molti esperti di Real Casa ne sono convinti. Le estati galattiche di una certa fase del madridismo hanno ormai chiaramente—cioè nei fatti — lasciato il posto a una nuova esplicita metodologia di mercato: basta spese choc per campioni maturi ma investimenti anche a medio-lungo termine su giovani talenti. Una frattura netta col passato, la fine di un’epoca appunto. Il nuovo Real come il vecchio Barcellona? Comunque sia, non è un caso che i primi tre veri acquisti di questa estate non arrivassero a 60 anni tutti insieme: l’esterno sinistro Vinicius, 18, preso per 46 milioni dal Flamengo; il terzino destro Alvaro Odriozola, 22, pagato 30 milioni alla Real Sociedad; il 19enne portiere Andrij Lunin, 9 milioni versati agli ucraini dello Zorja. Arriverà Courtois dal Chelsea, ma in fondo ha solo 25 anni, pochi per un portiere col suo chilometraggio: è un top ma anche un investimento. La verità è che nella testa di Florentino c’è un altro Madrid, dove prima di tutto venga il Madrid. Basta protagonisti, basta superstar. A parte Florentino, claro".
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