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Parisi: “Ecco come gestire un calciatore. Balotelli? Vanno protetti, e su Zidane…”

L’agente Fabio Parisi a margine dell’evento ‘Chi è Chi de calcio e dello sport italiano’ ha parlato del lavoro svolto dal procuratore e dallo scouting: “Scegliere i giocatori non è semplice, bisogna avere occhio. Per...

Francesco Parrone

L'agente Fabio Parisi a margine dell'evento 'Chi è Chi de calcio e dello sport italiano' ha parlato del lavoro svolto dal procuratore e dallo scouting: “Scegliere i giocatori non è semplice, bisogna avere occhio. Per creare un’icona e arrivare a idee come Messi, Ronaldo, Beckham bisogna prima costruirlo a livello tecnico. Se va bene sul campo poi può diventare icona. Bisogna riconoscerlo da piccolo, c’è gente che fa questo di mestiere. Bisogna girare tanti campi e capire le potenzialità di un calciatore. Non solo la prestazione ma anche le potenzialità. Capire già dal settore giovanile chi può fare strada. Quando lo hai portato in Serie A, devi capire differenza tra calciatore e fenomeno. Importanti anche capacità umane, bosgna aiutare questi ragazzi che fanno certamente degli errori anche perché sono giovani. E facile che perdano conoscenza della realtà, soprattutto oggi coi social network, l'errore viene amplificato. Se sbaglia un calciatore, è sulla bocca di tutti.

Balotelli? Molte volte sono consigliati, vanno protetti ma bisogna essere professionali. Non tutti trovano Uccio che è amico di Valentino Rossi e lo consiglia per il meglio. Molti lo fanno solo per interesse. Devi affidarti a persone affidabili che sanno interagire con social, con media. Ora anche in Italia lo fanno le agenzie per calciatori".

Sulla gestione di Zidane: "Quando arrivò in Italia non era così forte. All’inizio abbiamo rifiutato sponsor minori poi quando è esploso con i gol in finale mondiale abbiamo fatto 5 sponsorizzazioni. Vale molto l' immagine di un top vergine da sponsorizzazioni”.