L'Inter di Antonio Conte, dopo il successo casalingo contro il Genoa, si prepara per la sfida di domani al Tardini contro il Parma. Una sfida da non sottovalutare, come ricorda Tuttosport:
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Inter, con il Parma banco di prova per 3 motivi: Conte tiene alta la tensione
La capolista affronta domani sera al Tardini i ducali, in quella che rappresenta una sfida storicamente ostica per i nerazzurri
"Nonostante i 41 punti che dividono Parma e Inter, quello di domani è vissuto come un vero stress-test da Antonio Conte. Questo per almeno tre ottimi motivi. Il primo è dato dall'idea - a meno di sorpresissime nella serata consacrata all'infrasettimanale - di avere per la prima volta l'obbligo di vincere per mantenere intatte le distanze sugli inseguitori: riuscirci sarebbe l'ennesimo esame di maturità superato da parte della sua Inter. Il secondo motivo di inquietudine è paradossalmente legato al grande rapporto di amicizia che lega l'ex ct a Roberto D'Aversa che - tra i colleghi - è quello che più sa metterlo in difficoltà per la capacità di leggerne in anticipo le mosse. L'ultimo cruccio nei pensieri di Conte è legato ai precedenti, in cui rientra pure il 2-2 dell'andata, quando sulla panchina del Parma c'era Fabio Liverani: nei tre rendez-vous sotto la sua gestione, l'Inter ha vinto in una sola occasione, ovvero nella sfida del 28 giugno al Tardini, in modo parecchio fortunoso, con il pari di De Vrij a sei minuti dalla fine e la rete del sorpasso di Bastoni favorita dall'espulsione per proteste di Kucka.
A San Siro, prima con D'Aversa, quindi con Liverani, è sempre terminata 2-2 e, in tutti e tre i precedenti, l'Inter è andata regolarmente in svantaggio: nel match del 26 ottobre 2019 perdeva 2-1, in quello di giugno 1-0 e nell'ultimo scontro diretto, giocato la notte di Halloween, era sotto per 2-0 ma poi avrebbe compiuto il sorpasso se il duo Piccinini-Maresca (uno in campo, l'altro al Var) avesse giudicato da rigore l'abbraccio di Balogh su Ivan Perisic".
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