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Parma-Inter, Conte si affida agli intoccabili. GdS: “Eriksen tornato nell’anonimato. E Brozo…”

Matteo Pifferi

Il punto della Rosea sulla sfida del Tardini

"Da un lato c’è il mercato di domani che accende l’entusiasmo del mondo nerazzurro. Dall’altro la corsa scudetto che oggi sembra praticamente chiusa. In mezzo la voglia di Antonio Conte di rialzare la testa che funziona da molla". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito a Parma-Inter, sfida delicata per i nerazzurri, chiamati al riscatto dopo il 3-3 con il Sassuolo. Conte, squalificato, chiede uno sforzo agli indispensabili, ossia a quei quattro perni della squadra: Handanovic, de Vrij, Barella e Lukaku.

DIFESA - Handanovice de Vrij hanno il compito di blindare la difesa visto che l'unico clean sheet del girone di ritorno è arrivato a Udine. Nelle successive 5 partite, i nerazzurri hanno incassato 10 gol, troppi se si vuole puntare in alto. Non essendo a disposizione Skriniar per squalifica, la difesa sarà diretta da de Vrij, diventato leader della squadra nonché uno degli insostituibili.

BARELLA - L'Inter recupera Barella e non è una notizia di poco conto: l'ex Cagliari, quest'anno, ha dato dinamismo e carattere e, quando è assente, la squadra ne risente. "L’Inter del domani pensa a una coppia in mezzo a tinte azzurre con Tonali, ma intanto Conte ha bisogno di lui subito. Anche perché senza Brozovic, forse ok per il Brescia, c’è da pedalare e da aiutare di più Eriksen, tornato nell’anonimato quattro giorni dopo aver giocato una partita con il segno più con la Samp", spiega la Rosea.

LUKAKU - Il quarto indispensabile per Conte è Lukaku. Romelu c'è sempre, ha segnato sia contro la Samp che contro il Sassuolo aggiornando il conteggio a 19 centri in 27 partite di Serie A. "Soprattutto, Romelu ha fatto capire che la lunga sosta non ha arrugginito il motore: con la Samp è andato a bersaglio, con il Sassuolo ha fatto il bis su rigore. A Parma ritroverà dall’inizio l’altra metà della Lu-La e con Lautaro accanto proverà a battere un record della A dei tre punti: con un gol (ora è a 12) supera Shevchenko edizione 1999-2000 nelle marcature in trasferta al primo anno in Italia. E sarebbe un bel modo per rialzare l’Inter", chiosa il quotidiano.