L'ex centrocampista Marco Parolo ha parlato a Sportweek dei due tecnici di Inter e Milan in vista del derby di stasera:
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Parolo: “Inzaghi uno del gruppo, riesce a sincronizzarsi sulle frequenze dei giocatori”
L'ex centrocampista ha parlato a Sportweek dei due tecnici di Inter e Milan in vista del derby di stasera
"Pioli è un gentiluomo, instaura un rapporto con tutti perché ha rispetto di tutti. È vero ciò che dicono di lui: è un signor allenatore. Le esperienze del passato gli hanno consentito di correggere alcuni errori. Nella sua prima stagione alla Lazio realizzò un capolavoro: c'era un'alchimia perfetta tra i giovani che volevano mettersi in mostra e gli anziani che non volevano mollare. Arrivammo terzi, io disputati il mio campionato migliore. Non si impose in estate nelle scelte di mercato e lo spogliatoio finì per risentirne. Ora ha disegnato il Milan a sua immagine e somiglianza. I giocatori lo seguono, mettono in pratica le sue richieste. Inzaghi? Avemmo subito l'impressione di avere davanti uno che non era di passaggio. Ci teneva a dimostrare di meritare la riconferma. Inzaghi è bravo a trasmettere ciò che vive e sente. All'inizio era giocatore-allenatore, ora è allenatore giocatore: capisce l'umore dei suoi e si fa voler bene. La capacità di sincronizzarsi sulle frequenze dei giocatori è la sua forza. Inzaghi è percepito come uno del gruppo. Pioli più allenatore, Inzaghi conserva un lato da giocatore, è un vantaggio. Conte ha dato all'Inter solidità, Inzaghi ha dato un gioco propositivo, esaltando i singoli. Guardate Dumfries, cresciuto tantissimo in pochi mesi. Gli ha insegnato a fare il quinto".
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