Tra le pagine dell'edizione odierna di Tuttosport, Stefano Pasquino, giornalista, ha commentato così il paragone tra Angelo Moratti e Steven Zhang come presidenti dell'Inter: "Paragonare i sette titoli vinti dall’... “imperatore dei pagherò” a quelli conquistati dal papà della Grande Inter è un’eresia. José Mourinho avrebbe parlato di “prostituzione intellettuale”. I trofei non vanno contati, ma pesati. E non è paragonabile quanto vinto da Angelo Moratti (tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali) con i trofei messi in bacheca da Steven Zhang (due scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe). Al di là del peso specifico delle conquiste fatte dalla Grande Inter, non possono essere confrontate epoche tanto diverse, non fosse altro perché - banalmente - la Supercoppa di Lega non esisteva quando giocava la formazione che ancora oggi viene recitata come un rosario da tutti gli amanti del calcio, ovvero Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair; Mazzola, Peirò, Suarez, Corso.
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Pasquino (TS): “Eresia paragonare Zhang a Moratti sr: i trofei non si contano, si pesano”
Questo non vuol dire che alla luce delle oggettive difficoltà incontrate sul percorso - in primis la chiusura dei rubinetti da parte del Governo cinese, quindi il Covid - il bilancio dell’era Zhang non sia lusinghiero: l’Inter, grazie a Suning, è tornata ai livelli degli anni d’oro morattiani, ha vinto due scudetti e ha disputato una finale di Champions e una di Europa League. Merito principale di Zhang è stato quello di aver capito - dopo gli sbandamenti iniziali (annessi acquisti milionari di Joao Mario e Gabigol nonché la decisione di affidare la panchina a De Boer...) - che per vincere serviva mettere i migliori tra dirigenti e allenatori sul mercato nei posti chiave: la svolta è arrivata con l’ingaggio di Beppe Marotta, la cui presenza ha convinto Antonio Conte ad accettare la sfida di riportare in alto l’Inter. Simone Inzaghi - come alla Juve Massimiliano Allegri - è stato bravissimo a gestire quanto trovato e poi a metterci del suo, ma il filo conduttore è stato sempre l’amministratore delegato, all’Inter catalizzatore di ogni scelta fatta dall’area tecnica. Non nei titoli vinti, ma in questo piuttosto Zhang può essere paragonato ad Angelo Moratti che per la sua Inter ingaggiò il Marotta dell’epoca, ovvero Italo Allodi".
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