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Pasquino (TS): “San Siro icona, abbatterlo sarebbe follia. Grave che Suning ed Elliott…”

Daniele Vitiello

La posizione del collega sulla vicenda che tiene banco negli ultimi giorni in particolare

Nel suo approfondimento di spalla tra le colonne di TuttoSport, il collega Stefano Pasquino ha spiegato la sua posizione sulla vicenda stadio: "Nel marzo dello scorso anno, quando il Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) ha dato la possibilità nell’ambito delle “Giornate di Primavera” di visitare il Meazza, l’impianto è stato il luogo più visto con diecimila visitatori (e sarebbero stati molti di più se a metà pomeriggio non avessero chiuso le code per evitare l’effetto ingorgo). Nel derby del 17 marzo il 70% dei tifosi che ha acquistato il biglietto era straniero: il 24% americani, il 10% inglesi, il 7% giapponesi ma erano presenti pure turisti-tifosi arrivati dall’Australia e dal Messico, tutti attratti dall’idea di gustarsi lo spettacolo alla “Scala del calcio”. Nonostante il museo del Meazza esprima minimamente le potenzialità che potrebbe offrire, è tra i più visti della città. Tutto questo perché San Siro è un’icona di Milano e del calcio mondiale. Abbatterlo sarebbe una follia e uno sfregio per la città. Perché Milano non è Londra, dove tutto si reinventa con spirito iconoclastico e non è nemmeno Shanghai dove si ammonticchiano grattacieli senza identità. Grave che Elliott e Suning non l’abbiano ancora capito".