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Nel terzo test stagionale, l'Inter di Spalletti ha pareggiato 3-3 contro lo Zenit. Passo avanti dei nerazzurri, dopo la brutta sconfitta col Sion, contro la squadra russa che domenica inizierà il campionato. L'Inter ha alternato cose positive ad altre meno buone, ma nel complesso la prestazione è stata positiva. Impatto giusto sulle fasce con Candreva e Politano; il primo ha siglato l-1-0 con un gran gol, il secondo ha garantito rapidità e qualità. "Politano ha messo lo zampino in due dei tre gol. Da un suo cross basso per Borja Valero è nato il rigore del 2-1 di Icardi, perché il difensore Mevlja, vistosi perduto, ha tirato giù lo spagnolo a due passi da Lunev. Politano è stato poi protagonista sulla scena della rete più attesa della serata, quella di Lautaro Martinez per il definitivo 3-3. Su cross di Candreva da sinistra, l’ex Sassuolo ha schiacciato di testa verso il centro e Lautaro, appollaiato come un avvoltoio a due passi dalla porta, ha scaraventato la palla dentro", si legge su La Gazzetta dello Sport.
Troppa libertà in fase gol allo Zenit, spesso indisturbato nel calciare in porta. Questa l'analisi de La Gazzetta dello Sport: "Nel primo tempo di Pisa, si è notata un’Inter mono-marcia, un po’ perché a luglio sarebbe strano e pericoloso il contrario e un po’ per struttura, l’azione compassata era la cifra del centrocampo nerazzurro dell’anno scorso. Zona mediana a triangolo con Gagliardini e Asamoah guardiani del faro Borja Valero, non il massimo della velocità di esecuzione. Spalletti ha riportato Asamoah più o meno laddove il ghanese si era fatto notare a Udine, agli albori della sua esperienza in Italia, ma Conte e Allegri alla Juve hanno trasformato “Asa” in un esterno sinistro collaudato ed è dura ritornare su ciò che si è stati e non si è più. Asamoah deve recuperare l’abitudine al vecchio ruolo, specie precisione e modi giusti in smistamento".
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