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Fox Sports Italia, in questi giorni, ha programmato un lungo viaggio in Spagna, a Vila-Real, nella comunità autonoma valenciana. Con quale obiettivo? Girare uno speciale sul Villarreal, il club di Sansone, Soriano, Bonera e, soprattutto, di Alexandre Pato. Proprio al 'Papero', nel corso del viaggio, è stata dedicata una cura particolare: Fox Sports ha raccolto la sua intervista integrale nello speciale 'La rivincita di Pato', in onda questa sera alle 22.30.
Qualche stralcio del dialogo con Pato è già stato anticipato dal sito di Fox. Fra le innumerevoli curiosità, ecco quelle già svelate.
MILAN - "Il momento più bello con la maglia del Milan è stato quando sono arrivato a Milano con la gente che mi aspettava fuori dall’aeroporto, che si alzava per darmi la mano e quando ho indossato la prima volta la maglia rossonera. Dopo il mondiale per Club che vinsi si sono susseguiti i nomi di squadre importati intorno al mio nome ma quando è arrivato il Milan ci ho pensato tanto perché c’erano tanti giocatori con i quali volevo giocare, avevano vinto la Champions e ho deciso anche con i miei genitori, con la mia famiglia. Dissi loro che volevo andare al Milan"
VISITE - "La pressione in sé non la sentivo perché, quando sono arrivato al Milan, stavo in un sogno. Giocavo perché lì stavo bene, perché amo il calcio. La pressione in sé l’ho sentita dopo. Quando ho eseguito le visite mediche ho fatto anche il test per gli occhi ma con il palmo della mano destra ho premuto troppo così da non vederci più bene. Il medico mi mise delle gocce di collirio che mi hanno offuscato la vista ancor di più e quando sono arrivato a Milanello avevo gli occhi chiusi e non riuscivo a vederci più proprio nel momento di presentazione con Ancelotti e gli altri giocatori".
ANCELOTTI - "Fino a poco tempo fa riuscivo a parlare con lui, se non fosse stato per lui non sarei andato al Milan. Mi piacerebbe incontrarlo di nuovo. Ancelotti è stato importantissimo per quello che sono diventato nel mondo del calcio oggi ed è un esempio di persona. Quando ero al Milan ero piccolino ed è stato come un papà per me. Il primo giorno mi disse di fare quello che sapevo fare, ovvero giocare a calcio".
CAMPIONI - "Quando sono arrivato al Milan ho incontrato tanti giocatori fortissimi. In spogliatoio ero seduto tra Maldini e Ronaldo e di fronte avevo Kakà. Uno dei primi giorni ricordo che Ronaldo mi chiese se volessi entrare nel suo gruppo, facendomi vedere un giornale di playboy, oppure nel gruppo di Kakà che aveva un po’ cose di chiesa in spogliatoio".
VILLARREAL - "Qui in Spagna mi sto trovando molto bene. Dopo un’esperienza in Brasile tornare in Europa era il mio sogno. Mi sento come quando sono arrivato al Milan. Bonera mi ha parlato benissimo della squadra, ho parlato con l’allenatore e ringrazio loro per avermi dato questa possibilità. Abbiamo grandi qualità, siamo molto uniti, l’allenatore che sta facendo bene con un ottimo staff e siamo tutti contenti nel nostro lavoro. Abbiamo tante qualità per poter arrivare a una finale".
(Fox Sports)
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