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Pato, l’Europa è vicina? Pres. Corinthians: “Sicuro di venderlo, prego perchè…”

Dario Di Noi

Appena sarà concluso e archiaviato il prestito al Sao Paulo (dicembre 2015), Alexandre Pato farà immediatamente ritorno al Corinthians, suo club di appartenenza, anche se con ogni probabilità lo farà solamente di passaggio. Nel suo futuro non...

Appena sarà concluso e archiaviato il prestito al Sao Paulo (dicembre 2015), Alexandre Pato farà immediatamente ritorno al Corinthians, suo club di appartenenza, anche se con ogni probabilità lo farà solamente di passaggio. Nel suo futuro non esiste un’altra esperienza col Timao, come annunciato dal presidente del club Roberto de Andrade, molto schietto e sincero - nell'esprimere il suo pensiero - nel corso di una trasmissione di SporTv.

Il cartellino di Pato appartiene al Corinthians per un 60 %, mentre il restante 40 % è di proprietà dello stesso giocatore. Il numero uno del club paulista in queste ore ha ammesso l’errore di averlo acquistato nel 2013. Ora, tuttavia, visti i buoni risultati conseguiti al Sao Paulo, si aspetta una cessione piuttosto remunerativa (di almeno 25 milioni di euro, scrivono in Brasile).

Queste le sue parole: "Sì, sto pregando di venderlo. Sappiamo quanto sarebbe difficile se Pato dovesse tornare al Corinthians. Sono abbastanza sicuro che sarà venduto. Il Corinthians non è stato contattato da nessun club per conoscere il prezzo di Alexandre Pato. Il suo agente sta lavorando con alcuni club europei, sta sondando il terreno al fine di poterlo cedere. Pato è visto molto bene, ha mercato, è un grande giocatore e ha 26 anni. Soddisfa tutti i requisiti per poter giocare in un grande club. Tutto questo mi rende sicuro del fatto che sarà venduto. Oggi è facile dire che prenderlo fu un errore perché non ha giocato. Ma quando lo acquistammo, non si poteva dare per certo. Un grande giocatore, in giovane età e futuribile, senza parlare dell’utilità tecnica sul campo. Oggi, non avendo giocato per il Corinthians, si può dire che è stato un errore. Ma ora abbiamo la possibilità di recuperare l’errore finanziario, diciamo così".