Intervistato dal Guardian, Paulinho ha parlato della sua esperienza nella Super League cinese. Il centrocampista del Barcellona ha sottolineato che il livello del calcio cinese è in crescita: "Il livello non può essere paragonato a Spagna, Italia, Inghilterra, Germania; è totalmente diverso Ma nel 2016 sono arrivati altri giocatori: Gervinho, Lavezzi, Jackson Martinez, poi Oscar e Hulk e il livello si è alzato. Il livello non è alto, alto, alto, ma ci sono partite che sono molto fisiche e squadre come Guangzhou e Shanghai che hanno ottimi giocatori cinesi". Il centrocampista torna sul suo trasferimento al Barcellona: "Il mio agente mi ha chiamato, la mia risposta è stata: "Quando hai qualcosa di concreto, sediamoci e decidiamo, ma non ho bisogno di nulla di pazzesco nella mia carriera in questo momento". Avevo un contratto di tre o quattro anni. Era chiaro: o andavo al Barcellona o sarei rimasto, niente di più. Eravamo nella fase a eliminazione diretta della Asian Champions League e Scolari voleva tenermi, ma sapevo che era un'opportunità unica. Ho 29 anni, è il Barcellona. Continuavo a dirgli che: "Questo è il Barcellona. Stiamo parlando del Barcellona". Ho sentito che sto mettendo a tacere i critici molte volte, ma non è così: non devo dimostrare nulla. Le persone parlano sempre e lo faranno sempre".
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Paulinho: “Il livello della Super League cinese non può essere paragonato alla Serie A e…”
Il centrocampista del Barcellona parla della sua esperienza nella Super League cinese
(The Guardian)
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