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Inter, nuovi compiti per Pavard? Guardando l’heatmap con la Stella Rossa salta all’occhio che…

Matteo Pifferi Redattore 
Pavard ha iniziato la stagione al di sotto delle attese ma la sua partita contro la Stella Rossa apre ad un nuovo scenario

L'inizio di stagione di Benjamin Pavard non è stato particolarmente brillante. Il difensore francese, infatti, è apparso ancora ben lontano dallo stato di forma scintillante che lo ha accompagnato fin dalle prime partite in nerazzurro della passata stagione, culminata con la vittoria della seconda stella al termine di un'annata semplicemente indimenticabile.

Pavard, come detto, è partito al di sotto delle attese quest'anno e ha lasciato il segno, in negativo, contro Monza e Milan, con errori non da Pavard che sono costati punti importanti alla squadra. "Le grandi fatiche derivavano piuttosto dalla precedente stagione con l'Inter. Un avvio sottotono era preventivabile, e oggi Pavard sta ritrovando la forma migliore sia a livello atletico sia sotto l'aspetto psicologico. Ma ricapitolando le prime uscite del francese, è fuori di dubbio che abbia deluso: panchina contro il Genoa, nella media a San Siro con il Lecce, bene contro l'Atalanta, male a Monza, male nel derby. Troppo poco per uno come lui, fortemente voluto in nerazzurro dal tecnico Inzaghi per regalare alla squadra quella dimensione europea anche a livello di uomini necessaria per competere al massimo in Italia e in Europa. Ma adesso il vero Benji sta tornando", sottolinea La Gazzetta dello Sport che poi entra nello specifico, analizzando il match disputato da Pavard contro la Stella Rossa:

"Guardando la "heat map", la cosiddetta mappa di calore che misura giocatore per giocatore le zone di campo maggiormente coperte, di Inter-Stella Rossa fa impressione un dato: Pavard ha pestato le stesse identiche zolle di Piotr Zielinski, con un'intensità ancora maggiore rispetto al polacco. Una dimostrazione grafica di quanto contro i serbi il francese abbia fatto "poco" il difensore e molto l'esterno, il centrocampista, il trequartista. Rompe la linea e si lancia nello spazio: questo gli chiede Inzaghi, questo fa Pavard. 90' giocati, 6 lanci azzeccati su 6, 92% di passaggi riusciti, due salvataggi decisivi. Insomma: una prestazione di alto livello, quelle a cui il difensore francese ci aveva abituato l'anno scorso. Un altro esempio è l'invito servito a Carlos Augusto sul 2-0. Palla geniale di Mkhitaryan a lanciare Pavard che si prende lo spazio e offre al brasiliano l'assist perfetto per ammazzare la partita, clamorosamente sciupata dall'ex Monza. E oggi la certezza è una: dopo un avvio sottotono, Pavard si sta (ri)prendendo l'Inter"