00:12 min

ultimora

Pazienza: “A Spalletti non è stato del tutto riconosciuto il lavoro fatto all’Inter”

Alessandro De Felice

Le dichiarazioni dell'ex centrocampista e ora allenatore del Cerignola sugli Europei e sul ritorno in panchina di Spalletti

Michele Pazienza, ex allenatore e ora allenatore del Cerignola, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TMW Radio nel corso della trasmissione 'Stadio Aperto'.

Si parte con il tabellone degli Europei: 

"Più vai avanti e più normalmente incontri le squadre più forti, almeno sulla carta. Il percorso dell'Italia finora è stato importante, al di là degli avversari: ho visto carattere e tantissime soluzioni in tutti i reparti. L'Italia è sempre stata padrone del campo e del gioco, un bel segnale. A livello personale mi ha sorpreso Locatelli: lo considero un buon giocatore ma non da affermarsi a questi livelli. Avere continuità di rendimento è difficilissimo, ce l'hanno i giocatori importanti. Jorginho dà più i tempi di gioco, ma all'occorrenza anche Locatelli può fare il regista: ha capacità tecniche e di lettura sul gioco corto o lungo. Parliamo di un centrocampista dinamico e moderno".

Quale nuovo allenatore di Serie A la intriga?

"Mai come quest'anno c'è stato il valzer delle panchine, molto interessante. Mi stuzzica molto il Napoli di Spalletti: lo conosco e potrebbe fare davvero molto bene in quella piazza".

Ritiene sia sottovalutato?

"Mia madre mi ha sempre detto che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, e mi ricollego a Spalletti. Non credo gli sia stato del tutto riconosciuto il lavoro fatto a Roma e poi all'Inter prima di Conte. Col materiale che aveva a disposizione, ha fatto sempre il massimo".