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Pazzini: “Inter? Ho rimpianti, momento errato. Al Verona grazie a un selfie…”

Dario Di Noi

E’ tornato a parlare di Inter, in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, l’ex attaccante nerazzurro Giampaolo Pazzini. Adesso che ha cominciato una nuova vita con l’Hellas Verona, il Pazzo ha voglia di riscatto,...

E' tornato a parlare di Inter, in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, l'ex attaccante nerazzurro Giampaolo Pazzini. Adesso che ha cominciato una nuova vita con l'Hellas Verona, il Pazzo ha voglia di riscatto, dopo le due esperienze non esaltanti sulle due sponde di Milano. Sia all'Inter che al Milan, la sorte non gli ha riservato troppe gioie, al punto da decidere di ripartire da Verona per essere protagonista.

Nel corso dell'intervista, Pazzini ha parlato dell'Hellas, di Toni, dell'Inter e del Milan: "No, scommesse con Toni non ne abbiamo ancora fatte su chi farà più gol. Una cosa è certa però: voglio essere il Toni del futuro per il Verona"

Inzaghi è stato un re tra i bomber, ma da allenatore preferiva giocare senza centravanti. Perché non ha avuto fiducia in lei?

"Con Inzaghi parlavo, ma lui ha fatto scelte diverse. E’ partito con Torres davanti, poi Menez falso nove, poi ha messo Destro e poi ancora Menez. Ad un certo punto ho smesso di chiedere e ho pensato solo a lavorare"

Perché un centravanti che ha segnato 100 gol in Serie A non ha sfondato con Inter e Milan?

"Dei rimpianti li ho, potevo fare di più. Sono però arrivato in due squadre in fase di cambiamento, l’Inter dopo il Triplete e il Milan in ricostruzione. Non i momenti migliori per esplodere"

Come fa un giocatore di un top club a calarsi in una realtà come il Verona?

"L’ho fatto perché voglio tornare ad essere protagonista. Per mettermi in discussione e ricominciare a sentirmi un giocatore decisivo. Altri prima di me come Baggio, Signori e Di Vaio hanno fatto una scelta simile e l’hanno vinta"

L’ha praticamente ingaggiata Toni al Verona, vero?

"Eravamo al battesimo di suo figlio e lì ho conosciuto il presidente Setti. Ci siamo fatti un selfie, l’abbiamo mandato a Mandorlini e Luca ha scritto: “Dai prendiamolo”. E’ stato per gioco, poi invece il Verona mi ha fatto firmare per davvero"

Lei ha giocato con Balotelli, perché ora non trova una squadra?

"Per il suo alto ingaggio. Mario ha grandi qualità, e c’è chi investirebbe ancora su di lui, ma lo stipendio è alto. Poi ha atteggiamenti da correggere"

Ha giocato anche con Cassano, pirlo e Eto’o. Chi è meglio avere vicino?

"Cassano mi ha fatto fare una valanga di gol, gioca molto per l’assist. Eto’o era il mio compagno di reparto, però Pirlo era il numero uno"