L'ex attaccante di Inter e Milan e della Nazionale italiana Giampaolo Pazzini, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato dell'italoargentino Mateo Retegui. Il centravanti del Tigre è andato subito in gol all'esordio con maglia dell'Italia.
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Pazzini: “Retegui? Mancini non aveva tante scelte. Non semplice segnare all’esordio”
Non è facile segnare alla prima assoluta in Nazionale, vero Pazzini?
—«Non è facile no! Soprattutto per uno che si ritrova in Nazionale senza passare dal nostro campionato, né dalle giovanili azzurre».
E soprattutto, pronti-via, contro l’Inghilterra.
—«E facendo gol alla prima palla buona, anche se pure a me era successo così, più o meno. Per me la maglia azzurra era un sogno e avevo vissuto l’esordio continuando a ripetermi: “Ma è tutto vero, Giampa?”. Non la sognava da bambino, ma quella maglia per lui è diventata una chance alla quale era difficile dire no».
Anche a lei ricorda il primo Batistuta, come a Mancini?
—«Paragone impegnativo, però ci sta: fisicamente sono abbastanza simili, e anche Retegui attacca la profondità. Bati aveva una fame pazzesca. Se Retegui avrà sempre quella fame lì, sarà già a buon punto».
Ma serve un italo argentino che non ha mai giocato in Italia per fare il centravanti della Nazionale?
—«Mancini non aveva tante scelte. Quando recupererà gli infortunati, e chi oggi non è formissima, Retegui diventerà una delle opzioni. Che sia una delle possibili scelte ci sta: ci sta di meno che sia l’unica scelta».
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