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Pazzini: “Vogliamo riportare il Milan dove merita, strano non vederlo in CL”

Dario Di Noi

Uno degli ultimi calciatori che, da una sponda all’altra della città, hanno deciso di fare il salto del Naviglio e trasferirsi dall’Inter al Milan (o viceversa) è stato Giampaolo Pazzini, finito in rossonero – dopo un anno e...

Uno degli ultimi calciatori che, da una sponda all'altra della città, hanno deciso di fare il salto del Naviglio e trasferirsi dall'Inter al Milan (o viceversa) è stato Giampaolo Pazzini, finito in rossonero - dopo un anno e mezzo di Inter - in cambio di soldi più Cassano.

Oggi il Pazzo non sta vivendo un momento straordinario della sua carriera, ma carica ed entusiasmo sembrano comunque farla da padroni nella testa dell'ex numero 7 nerazzurro. Ecco le sue parole, rilasciate in un'intervista a Sky: "Dopo un’annata pessima, da cancellare, vogliamo riportare il Milan dove merita di stare: non sarà facile perché tutte le gare sono difficili e bisogna restare sempre molto concentrati, ma già sabato vogliamo fare bene. C’è grande entusiasmo e non dobbiamo farcelo cancellare dalle ultime due partite. Tutti noi speravamo di fare queste due trasferte (Empoli e Cesena, ndr) in maniera diversa, ma sono cose che possono starci in un percorso di crescita come il nostro. Dobbiamo seguire Inzaghi, è uno molto pignolo, e questo lo considero un complimento. Quando giochiamo sappiamo praticamente tutto dei nostri avversari. E’ davvero strano non vedere una squadra come il Milan in Champions, in questi martedì e mercoledì, e anche da qui dobbiamo trovare lo stimolo per continuare a lavorare, dare continuità alle nostre prestazioni e restituire il giusto scenario al club. Critiche a De Sciglio ed El Shaarawy? Eccessive, sono ragazzi per bene, apprezzati da tutto il gruppo per come lavorano. Diventeranno giocatori importanti per il Milan e per la Nazionale, devono stare tranquilli e ricordarsi che in Italia c’è tanta pressione che bisogna lasciarsi scivolare sulle spalle”.

Oltre a raccontare le proprie impressioni dell'avvio di stagione di casa Milan, Pazzini ha ripercorso poi piccoli attimi della sua carriera (a Cesena ha festeggiato le 400 presenze in gare ufficiali, ndr), chiudendo con un breve messaggio diretto alla Nazionale e al ct Antonio Conte: “Sinceramente non sapevo delle 400 presenze in gare ufficiali, sono un traguardo importante, ma devo dire che non voglio fermarmi qui, come obiettivo c’è già a centrare i 100 gol e non dimentico le 300 presenze in Serie A, che sono vicine. Sono soddisfazioni personali, ma neanche allora sarò sazio. La gara che più ricordo? Sono tante in realtà, forse l’esordio, o quella del primo gol. Mi piacerebbe rigiocare quella maledetta partita del preliminare di Champions contro il Werder Brema quando ero alla Samp, ed anche quella che non ho giocato un anno e mezzo fa al Camp Nou contro il Barcellona. Nazionale? Voglio continuare a lottare per togliermi soddisfazioni e restare nel giro dei convocati. Conte non mi aveva detto nulla prima delle ultime convocazioni, quello che è successo quel sabato è stato un po’ destino”