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"Pioli ha fatto almeno quanto Allegri dal punto di vista mediatico, se non peggio, trovando sempre scuse assurde per giustificare alcune incompiute. Morale: se dobbiamo giudicare il ciclo rossonero di Pioli, di sicuro bisogna dargli i meriti di una ricostruzione con risultati. Ma se urge giudicare gli ultimi due anni, restano molti dubbi e la bilancia pende poco dalla sua parte. Una cosa va ribadita: Furlani tenga conto dei tifosi nella scelta del nuovo allenatore. Per essere più chiari: non bisogna essere condizionati dalle gente, ma tenerne conto sì, cosa che sta accadendo in queste ore. La ribellione a Lopetegui è stata impressionante, un plebiscito al contrario che inevitabilmente lascia traccia. Non è giusto dire “il tifoso rossonero vuole Conte” (fin qui mai trattato), ma sarebbe più giusto rendersi conto di quanto Lopetegui sia il meno gradito. Restiamo della nostra idea di sempre: il Milan ha bisogno di un profilo top. Ora vediamo se tra Fonseca, Van Bommel e chissà chi si arriverà alla suddetta quadratura filosofica che inciderà non poco nel futuro e nelle ambizioni del club. La domanda resta sempre la stessa e va ribadita: siamo convinti che Ibrahimovic incida per il 51 per cento nella scelta del nuovo allenatore? Dicono di sì, ma il timore è che si tratti di un’interpretazione non obbligatoriamente suffragata dai fatti. Oppure di una pura declamazione verbale".
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