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Pedullà : “Mazzarri ha bucato. Popolo interista risarcito, un incubo alle spalle”

“Doveva accadere, prima o poi.” E’ così che esordisce il giornalista Alfredo Pedullà, nell’editoriale del suo sito. “Benvenuto nel calcio italiano: un esonero nel giorno della prima candelina da presidente ci sta...

Sabine Bertagna

"Doveva accadere, prima o poi." E' così che esordisce il giornalista Alfredo Pedullà, nell'editoriale del suo sito. "Benvenuto nel calcio italiano: un esonero nel giorno della prima candelina da presidente ci sta tutto, siamo in tema" prosegue Pedullà. Il calcio, alla fine, è diventato istinto anche per Erick Thohir. L'istinto è più forte del bilancio e di qualsiasi fair-play finanziario

Pedullà scrive una lettera indirizzata al Mancio, per sancire il suo ritorno: "Torni a casa, perché in fondo l'Inter è stata a casa tua, torni con motivazioni profonde. Soprattutto perché sai farti rispettare, dai presidenti che fanno il mercato. E sai farti amare, dai tifosi che ti invocavano da tempo. Il resto dovrai farlo secondo quella che è la tempistica che ti caratterizza. Tu sai che i tifosi nerazzurri non ne potevano più: il non gioco esasperava, gli alibi di Mazzarri di più. Tu sai a memoria che basterebbe poco per ridare credibilità: amala, rispettala, allena e lanciala, che sarai ricompensato. Ti ha voluto Thohir, soltanto Thohir, fino al 2017. L'entusiasmo che ti accoglie è la patente che ti spetta, all'Inter hai vinto e avrai voglia di vincere ancora."

Parole dure per l'esonerato Walter Mazzarri: "Mazzarri faccia mente locale: con la sua gavetta ha conquistato l'approdo massimo. E lo ha bucato. Mai aveva ingoiato la pillola di un esonero, in questo modo brucia. La meritocrazia che lo ha portato in cima l'hai poi respinto quando bisognava passare dalla teoria alla pratica. E dimostrare con i fatti di avere la targa giusta per un club così prestigioso." Le accuse continuano e lo dipingono come un piangina: "aveva chiesto Hernanes, gli hanno speso una tombola, eppure il Profeta stava finendo ai margini. E su Kovacic mille "se" e mille "ma" prima di sganciarlo, come se fosse un ingombro piuttosto che una gemma."

Il giornalista chiude il suo pezzo con un augurio: "Oggi, 14 novembre 2014, il popolo dell'Inter si sente risarcito. Un lungo incubo alle spalle, al risveglio il vecchio amico di sempre. Lo stesso che ha scritto un bel pezzo di Storia. E che non piangerà dopo una sconfitta, arrampicandosi sugli specchi. Semplicemente perché Mancio è abituato a vincere. Come minimo a provarci."