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Le sfide degli anni ’60, il tentativo di Angelo Moratti: Pelé, il ricordo dell’Inter

Le sfide degli anni ’60, il tentativo di Angelo Moratti: Pelé, il ricordo dell’Inter - immagine 1
Il club nerazzurro ha voluto omaggiare il fuoriclasse brasiliano, più volte visto a San Siro da avversario

Fabio Alampi

Pelé. Ricordarlo diventa un esercizio che divide: chi l'ha visto, almeno una volta dal vivo, e chi si è abbeverato della leggenda, vedendo qualche video, leggendo, guardando film, scorrendo record e statistiche.

Pelé a Milano. Più volte è sceso in campo a San Siro, con il Santos e con il Brasile. Esibizioni, amichevoli che richiamavano migliaia di persone, gli spalti gremiti tutti per ammirarlo dal vivo, per captare un po' della sua magia con il pallone.

Magia che Angelo Moratti aveva provato a portare all'Inter nel 1958, prima di cedere alle resistenze del Santos, in balia delle proteste dei tifosi. Pelé a San Siro, dunque, ma da avversario, più volte, negli anni '60. Partite da tutto esaurito con giornali pronti a raccontare ogni momento di questo fenomeno sbarcato a Milano.

"Il Pelé di San Siro si chiama Corso", si leggeva sul Corriere della Sera nel giugno 1963, dopo la vittoria dell'Inter per 2-0 sul Santos nel torneo Città di Milano. Una delle occasioni che fece dire a Pelé che Mario Corso, il piede sinistro di Dio, avrebbe potuto tranquillamente giocare nel suo Brasile quasi imbattibile. O quando lo stesso Pelé andò da Ivano Bordon, appena entrato nella Hall of Fame nerazzurra, per congratularsi della sua prestazione tra i pali.

Frammenti, ricordi, aneddoti che aiutano a definire la grandezza di un calciatore immenso e che tutta la famiglia interista, assieme agli appassionati di tutto il mondo, ricorderà sempre con affetto e nostalgia.

(inter.it)

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